Un morto a Trastevere, bottiglie incendiarie contro il comando dei vigili dellVIII Municipio. E un calendario di notti di fuoco a san Lorenzo. Panorama desolante che fa delle ordinanze anti-bivacco, alcool e prostituzione un inno alla carta straccia. E ieri, allindomani del ritrovamento del clochard morto nei pressi del «dormitorio» di Lungotevere Tor de Cenci, arriva lennesimo, beffardo «ve lavevamo detto» da parte dellOspol. Il sindacato dei vigili chiede da tempo un maggiore impegno da parte dellamministrazione comunale, qualunque essa sia. «Servono pattuglie ininterrotte - si legge in un comunicato -. Cè voluto il morto di Trastevere per dare una scossa a quei politici del Campidoglio, convinti come sono, dellefficacia di ordinanze repressive senza capire che assieme ad esse occorre attivare lassidua presenza sul territorio della polizia cittadina».
Tornando al clochard, Francesco Mancini, presidente dellassociazione Gente di Trastevere, fa notare che il fattaccio poteva accadere ovunque a Trastevere. «Per esempio - dice - a piazza Mastai o a piazza San Cosimato, dove le pedonalizzazioni dellera Rutelli-Veltroni hanno avuto leffetto di cacciare i residenti e creare dormitori di sbandati». «Altre pedonalizzazioni, come quelle a via della Lungaretta - aggiunge Mancini - hanno fatto spazio al commercio abusivo; per non parlare di via del Moro, vicolo del Cinque, via della Scala, il triangolo delle bevute trasteverino dove al posto di osterie tipiche ci sono i pub e impazza tavolino selvaggio. Solo ultimamente il Comune ha dimostrato di avere un progetto di sicurezza del Centro Storico, ma bisogna rafforzare i controlli».
Stessa linea per il consigliere municipale Fabrizio Sequi secondo il quale «Lennesimo grave episodio di delinquenza che è costato la vita allo sbandato polacco, lo spaccio di droga a ponte Sisto e nelle aree limitrofe, il degrado di piazza Trilussa con episodi vandalici sono la naturale conclusione di una situazione di degrado crescente che affonda le radici in anni di inadeguata sorveglianza».
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