Podestà rinvia: «Faremo il rimpasto entro la fine del mese»

Un po’ di quiete dopo la tempesta. «Credo che faremo il rimpasto entro la fine di luglio» dice il presidente della Provincia, Guido Podestà, dopo aver incontrato Silvio Berlusconi ad Arcore. De Pasquale e Mascaretti tra i papabili. Posizione più solida per Cassago e Del Nero

Un po’ di quiete dopo la tempesta. «Credo che faremo il rimpasto entro la fine di luglio» dice il presidente della Provincia, Guido Podestà, dopo aver incontrato Silvio Berlusconi ad Arcore. A margine di una conferenza stampa a Palazzo Isimbardi, ironizza sulla mancanza di concertazione con i vertici del Pdl: «Io sono sempre d’accordo con il partito. L’importante è che il partito sia d’accordo con me». Podestà aggiunge che «il rapporto di fiducia è un elemento fondamentale perché una squadra lavori bene». Insomma, insiste sulla necessità di avere uomini a lui vicini in giunta.
L’incontro ad Arcore (in cui Berlusconi ha confermato fiducia a Mantovani e invitato a ricomporre i conflitti) ha rimandato il momento delle sostituzioni in corsa della giunta. Gli assessori ritenuti più a rischio nelle scorse settimane erano Paolo Del Nero (Industria, Pmi, Artigianato), Silvia Garnero (Moda e Eventi), Roberto Cassago (Personale e Semplificazione) e Luca Squeri (Bilancio). Il primo è vicino a Roberto Formigoni, la seconda è nipote di Daniela Santanchè, il terzo è vicino ai Colucci. All’elenco dei pericolanti si è aggiunto l’ex An Giovanni De Nicola (Infrastrutture, Viabilità e Trasporti).
In realtà sembra che il rimpasto possa essere di dimensioni decisamente più contenute. L’invito del premier a Podestà è stato di concordare le scelte con il partito e, anche se il presidente del Provincia ha detto più volte di voler fare di testa sua, è probabile che il suo essere uomo di partito (ed ex coordinatore regionale) abbia un peso decisivo. Se quindi vi saranno delle sostituzioni, è possibile che rispettino gli equilibri di partenza. La decisione finale resta nelle mani del presidente della Provincia, ma è evidente che valuterà fino in fondo le ripercussioni politiche, che potrebbero essere pesanti.
Tra i nomi che Guido Podestà vorrebbe portare in giunta si parla dell’ex assessore comunale Andrea Mascaretti, che è sempre stato un suo uomo di fiducia, e della consigliera provinciale Barbara Calzavara. La scelta della Calzavara però scontenterebbe molti altri consiglieri desiderosi di fare il balzo in giunta e che fino a questo momento erano rimasti tranquilli perché era sempre stata rispettata la regola che chi è in consiglio non va in giunta. Tra i nomi degli aspiranti assessori attualmente in consiglio Giuseppe Marzullo, Francesco Esposito, Salvatore Capodici.
Quanto ai nomi dei «pericolanti», il caso Del Nero sembra essere rientrato, così come anche la vicenda che riguarda Cassago, perché Podestà si sarebbe riavvicinato alla componente «colucciana» del partito. I due casi più eclatanti sono quelli della Garnero e di Squeri, mentre c’è chi suppone che alla fine il capro espiatorio possa rivelarsi De Nicola.
Giulio Gallera, area liberal del partito, che molte voci danno in pole position come possibile assessore provinciale, si dice «a disposizione del partito». Gallera però ritiene prioritario mantenere il ruolo di capogruppo in consiglio comunale e in ogni caso è difficile pensare che si accontenterebbe di un incarico minore.

Gallera a Palazzo Isimbardi significherebbe un’ipoteca su deleghe corpose come l’Ambiente o i Trasporti. Tra gli altri nomi in circolazione Fabrizio De Pasquale, primo dei non eletti a Palazzo Marino e di area Mantovani.

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