Non usa mezze parole il ministro della Pubblica amministrazione per rispondere alla polemica della FP-Cgil sui presunti 400mila precari in Italia: «Chi mitizza la figura del precario - ha attaccato Brunetta durante una riunione del Cnel - mi fa letteralmente schifo, perché è solo strumentalizzazione politica». Non è solo questione lessicale («preferirei definirli lavoratori flessibili, perché la parola precario mi fa venire lorticaria»), ma questione di concetti e cifre. Altro che film, saggi o monologhi sui call center: «I precari non devono essere una classe sociale. Chi spara numeri a vanvera non tutela i lavoratori, ma gioca sulla pelle dei giovani». Già, perché secondo le stime del governo i lavoratori precari nella pubblica amministrazione sono «10-15mila, Sicilia esclusa».
E per questi contratti, di cui non è colpevole «lorrido Brunetta», cè un messaggio di «tranquillità e sicurezza» per chi ha raggiunto il limite di tre anni di precariato imposto dal ministro Damiano: «Sarei felice di vedere avviati i processi di regolarizzazione - ha concluso Brunetta -, sono gli enti che in parte non sono riusciti o non hanno voluto farlo».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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