La polemica «I B&B inglesi devono avere il diritto di rifiutare clienti omosex»

A pochi mesi dalle elezioni, con i sondaggi tutti favorevoli, i conservatori inglesi scivolano sul fragile terreno del «politically correct». È bastata la pubblicazione sul settimanale Observer di una paio di frasi «anti gay» pronunciate durante una riunione interna dal ministro ombra degli Interni Chris Grayling a scatenare un putiferio che rischia di costare qualche punto al partito nella corsa alla guida del paese. Certo Grayling l'ha combinata grossa. «Ritengo che gli albergatori inglesi cristiani dovrebbero avere il diritto di rifiutare ospitalità alle coppie omosessuali», sono queste le parole che il parlamentare, eletto nei distretti di Epsom ed Ewell, ha pronunciato nel bel mezzo di un discorso tenuto mercoledì scorso al Centro di Studi Strategici di Londra, nell'ambito di un incontro che aveva come soggetto l'illustrazione delle politiche del ministero degli interni conservatore se il partito di Cameron dovesse vincere le prossime politiche. Mister Grayling aveva risposto ad una domanda postagli dal pubblico in sala sulle libertà civili, ma seppur personale, la sua opinione ripresa dal giornale si è trasformata per molti in un punto molto controverso del manifesto politico elettorale dei Tories. Sicuramente non è esattamente quello che il loro nuovo e moderno leader David Cameron ha promesso decine di volte in passato, quando per accaparrarsi il voto degli omosessuali ha spalancato loro le porte del partito. Ieri Grayling ha rilasciato una dichiarazione riparatoria sottolineando che aveva parlato a titolo personale, ma che soprattutto quelle sue frasi andavano viste nel contesto in cui erano state pronunciate. «Ogni insinuazione che io sia contro i gay è totalmente erronea - ha detto Grayling in una nota stampa - anche perché è un dato di fatto che ho votato per le unioni civili tra persone dello stesso sesso e in favore della legge che vieta agli albergatori di discriminare gli omosessuali (uno di questi episodi si è peraltro verificato proprio in marzo nel Cambridgeshire). Tuttavia, questa è una materia controversa e mercoledì ho espresso un commento che rispecchiava la mia convinzione sulla necessità di dover rispettare i principi dei gruppi religiosi esistenti in questo Paese». Il parlamentare ha poi aggiunto che «la legge è chiara su questo punto, la considero una buona legge e non desidero cambiarla». Le reazioni degli avversari naturalmente non si sono fatte attendere.

Il ministro alla cultura laburista Ben Bradshaw, dichiaratamente gay, ha accusato i Tories di non essere cambiati per nulla rispetto ai vecchi tempi e Grayling di incitare la gente a violare la legge. «Profondamente rattristato" per i commenti si è detto il leader di Stonewall, organizzazione per la difesa dei diritti degli omosessuali».

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