Polemica per il premio a Pessotto An e Lega: «Scirea amava la vita»

«Così passa il messaggio che tentare il suicidio è giusto». Marella Scirea: «Frase vergognosa, Gianluca ricorda mio marito»

Tony Damascelli

Riescono a litigare anche per un premio di sport. Riescono ad alzare polvere anche per un ragazzo che ha giocato bene a pallone e poi ha giocato male con la vita, la sua. Il Premio Gaetano Scirea, attribuito alla «carriera esemplare» quest’anno è stato aggiudicato a Gianluca Pessotto, 54 voti di preferenza contro i 50 assegnati a Francesco Toldo. Ma a Cinisello Balsamo, terra di origine di Gaetano Scirea, esempio rarissimo nel mare tossico del football, un uomo scomparso tragicamente in un incidente automobilistico accaduto in Polonia, a Cinisello, dunque, due esponenti politici, il capogruppo della Lega Nord, Simone Boiocchi e il suo collega di Allenza Nazionale Calogero Bongiovanni, hanno preso carta e penna, o computer e tastiera, e hanno deciso di scendere in campo e mettere giù un comunicato ufficiale: «Il premio dovrebbe andare a un calciatore che durante la sua vita, sia in campo sia in ambito privato, sia stato un esempio per i giovani. La Lega Nord e An non hanno nulla nei confronti dell’ex calciatore juventino, un grande giocatore che ha sempre dimostrato senso dell’onore e voglia di sacrificarsi e che è stato lontano dalle luci della ribalta. Purtroppo però le recenti vicende che l’hanno coinvolto non possono onorare degnamente Gaetano Scirea, un vero amante della vita. A tutti capita di passare dei momenti negativi ma decidere di premiare chi ha tentato di porre fine alla propria esistenza significherebbe comunicare un messaggio sbagliato ai più giovani. È come dire: premiamo chi decide di porre fine alla propria vita».
Boiocchi & Bongiovanni dimostrano una sensibilità raffinata, con una scelta di tempo che pochissimi calciatori al mondo posseggono e che lo stesso Pessotto si è mai sognata. Gianluca sta uscendo dal buio nel quale si è infilato, la sua carriera è stata, come ribadito dallo stesso logorroico comunicato, esemplare, la sua vita, poi, appartiene a lui in esclusiva e ai suoi cari. Anche in questa svolta della sua drammatica vicenda sono emersi valori e simboli che non tutti sono riusciti a comprendere, credo gli stesso politicanti di Cinisello Balsamo. «Un comunicato vergognoso e inopportuno. Non hanno capito nulla del significato di questo premio. Se c’è stato un calciatore che mi ha ricordato la carriera di mio marito Gaetano questo è stato Gianluca. E a lui va dato il riconoscimento in memoria di Gay».

Parole dure, puntuali di Marella Scirea che ha altro da dire: «Sembra che soltanto lo sport debba dare esempi ai giovani. E i politici? Io ci sono passata e potrei dilungarmi. Invito i due consiglieri al silenzio. Hanno avuto abbastanza pubblicità dal loro intervento». La seduta è tolta e a Cinisello qualcuno avrà bisogno di balsamo.

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