La polemica La sinistra «spinge» i pm. Il Pdl: «Solito riflesso giustizialista»

La politica continua a interrogarsi sul caso Santa Giulia-Montecity. Il Pdl, con un autorevole esponente come Mario Mauro, presidente dei deputati al Parlamento europeo, manifesta solidarietà al suo assessore pavese, coinvolto nelle indagini: «La notizia dell’arresto di Rosanna Gariboldi - dichiara Mauro - è l’ennesimo sintomo di un rapporto in crisi, quello tra politica e giustizia e traduce il fatto che attraverso misure cautelari si intende produrre un effetto mediatico occhiutamente anticipatore di possibili sviluppi processuali». «Il mio augurio - ha aggiunto - è che la signora Gariboldi possa dimostrare la propria piena estraneità ai fatti che le sono contestati e le esprimo stima, solidarietà e personale vicinanza». Auspicio diverso sembra invece formulare il Pd, con il suo capogruppo Pierfrancesco Majorino: «Mi auguro - ha dichiarato - che la magistratura vada avanti con fermezza e intransigenza ricostruendo tutta la verità sulla terribile vicenda della bonifica di Santa Giulia. E che lo faccia senza guardare in faccia a nessuno. In questa città servono rigore, legalità, rispetto delle regole. Con questo spirito credo che tutti debbano rispettare e seguire il lavoro dei magistrati e augurarsi che emerga la verità nel tempo più breve possibile». Ma la lettura del Pd è contestata dal capogruppo regionale del Pdl Paolo Valentini: «Falsità, come sempre il Pd con riflesso pavloviano va al guinzaglio dei pm. Montecity è un affare tra privati, la Regione non ha nulla a che fare». Valentini risponde in particolare al pari-grado Carlo Porcari. Il Pd lombardo ha richiesto la convocazione urgente della commissione regionale dell’Ambiente sulle implicazioni istituzionali della vicenda giudiziaria.

Questo, ha spiegato Porcari, per «acquisire documenti e informazioni sui progetti di bonifica pagati con risorse pubbliche o autorizzati dalla Regione nei quali sono coinvolte le aziende e le persone oggetto dell’inchiesta giudiziaria e verificare la necessità di istituire tempestivamente una commissione d’inchiesta».