Appena un anno fa, per lesattezza il primo febbraio 2007, il governatore Marrazzo inaugurava i lavori di ristrutturazione del piano ipogeo promettendo che ad aprile 2008 sarebbero stati ultimati. E senza indugi. Tantè che per precorrere i tempi laffidamento del progetto e del restyling veniva fatto con licitazione privata malgrado la cifra da impegnare (oltre 20 milioni di euro) imponesse addirittura di indire una gara europea. Lindomani il direttore generale del Policlinico Umberto I Ubaldo Montaguti, smentendo Marrazzo, bloccava i lavori con un provvedimento che prevedeva la messa al bando di un capitolato di gara.
Così è stato, la gara cè stata e il progetto è stato assegnato provvisoriamente - perché soggetto a ricorso - ad una tra le sei società che hanno partecipato. La riserva è stata sciolta e laggiudicazione è andata allassociazione temporanea dimpresa (Ati) «Società italiana costruzioni Spa» e «Eugenio Ciotola Spa». Da adesso in poi, però, liter non sarà in discesa. Anzi. Ci saranno da attendere altri 30 giorni per le presentazioni di eventuali ricorsi, da parte degli esclusi, alla commissione aggiudicatrice e al Tar del Lazio, nonché ulteriori termini e deroghe per valutare la decisione sui ricorsi e sul merito. Vale a dire che unaltra volta ancora è la burocrazia a scandire i tempi tecnici contando che sarebbero svariati i cavilli su cui un qualsivoglia ricorrente potrebbe impiantare qualche grana. E non è detto nemmeno che poi il giudice amministrativo gli dia torto, visto che qualche lecita curiosità sulle scelte fatte dalla commissione le potrebbe avanzare chiunque. Una a caso: la gara con posta iniziale di 24 milioni di euro è stata ribassata oltre il 37 per cento fino a 11 milioni e 631mila euro più Iva. Senza contare anche la diffida formale presentata dal rappresentante della Fials Confsal Università, Antonio Sili Scavalli, che accusa lintero impianto di gara di mera illegittimità. Ed ecco che ci vuole poco a supporre, calendario alla mano, che forse i lavori di ristrutturazione dellipogeo partiranno al più presto in primavera, anche se stando alle ultime dichiarazioni del general manager sarebbero dovuti partire già il primo febbraio. Una previsione che però lo stesso Montaguti tiene a precisare potrebbe essere spostata anche solo di una ventina di giorni. «Ce la si potrebbe fare già dal 24 febbraio prossimo se almeno lAti si assumesse la responsabilità di rischio, partendo con i lavori senza attendere il pronunciamento sugli eventuali ricorsi. Per prima cosa - taglia corto - è importante iniziare i carotaggi del piano interrato e lallestimento del cantiere».
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