Politica economica

Dati migliori del previsto: Italia più veloce di Francia e Germania

I dati Istat sono positivi per l'Italia, che cresce più velocemente di Francia e Germania. Buone le stime sul Pil e migliora l'inflazione. E Moody's alza le previsioni di crescita per il Belpaese

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Buone notizie quelle che arrivano dall'Istat, che riporta dati positivi per l'economia italiana, risultata essere più in salute rispetto a quella di Germania e Francia. Nella sua recente analisi, l'Istituto nazionale di statistica vede un leggero rialzo nei dati italiani. Come prima cosa la crescita del Paese, che risulta essere leggermente al rialzo. Nel primo trimestre del 2023, infatti, viene confermata la ripresa dell'economia italiana dopo la battuta d'arresto registrata alla fine del 2022. Secondo Istat il Pil del Paese è aumentato dello 0,6% rispetto al trimestre precedente, e dell'1,9% nei confronti del primo trimestre del 2022.

I numeri che fanno sperare

Non solo. Alla ripresa della crescita italiana, infatti, si accompagna un rallentamento (ancora debole) dell'inflazione. Stando alle stime, a maggio si registra un aumento dello 0,3% su base mensile e del 7,6% su base annua, da +8,2% del mese precedente. La strada per tornare a una situazione più favorevole è ancora lunga, ma è incoraggiante il fatto che si scenda ai livelli di marzo, invece di proseguire con l'impennata. Al momento si rallenta sull'energia (da +26,6% a +20,5%) e, anche se in lieve parte, sugli alimentari lavorati (da +14% a +13,4%). I consumatori, dunque, dovranno ancora fare i conti con il caro prezzi durante la spesa. Secondo Istat, la crescita acquisita dell'Italia per il 2023 (ossia quanto della crescita media annuale che si conseguirà nel corso dell'anno in corso è già stato ottenuto) è dello 0,9%.

Dati migliori di Germania e Francia

Un tempo viste come migliori rispetto all'Italia, adesso Francia e Germania sono dietro al Belpaese per quanto concerne i dati economici. L'Istat, infatti, precisa che si è registrata una crescita dello 0,8% per la Francia e un calo dello 0,2% in Germania. Una crescita dell'1,6% è invece registrata per gli Stati Uniti d'America.

L'Istituto nazionale della statistica e degli studi economici (Insee), agenzia governativa francese, ha pubblicato un consuntivo del +0,2% nel primo trimestre per la Francia, e una contrazione dello 0,3% per la Germania.

Le stime al rialzo di Moody's

Stime positive non arrivano soltanto da Istat, ma anche dall'agenzia di rating Moody's. Gli esperti della società privata con sede a New York hanno alzato le stime sulla crescita dell'economia italiana allo 0,8% nel corso del 2023. Crescita che poi rallenterà nel 2024, scendendo allo 0,4%. Le previsioni inserite nell'aggiornamento di maggio all'outlook economico, in ogni caso, sono decisamente migliori rispetto a quanto atteso a febbraio scorso, quando la crescita prevista era data allo 0,3%.

Moody's fa una previsione anche per quanto riguarda l'inflazione, vedendo una crescita su base annua del 2023 al 6%, con una frenata al 3,2% nel 2024. "Abbiamo alzato in modo modesto le nostre previsioni per l'Italia e per la Francia in risposta a prezzi calanti dell'energia e a un migliore inizio d'anno", ha spiegato Moody's, come riportato dalle agenzie di stampa.

Redditi e prezzi

"Stazionari i redditi da lavoro dipendente pro-capite del totale economia, per effetto di una crescita dello 0,7% nell'agricoltura, dello 0,4% nell'industria in senso stretto e dell'1,2% nelle costruzioni che contrastano la riduzione dello 0,2% nei servizi", osserva Istat nella sua analisi.

Quanto ai prezzi, questi sono ancora legati all'andamento del costo dell'energia. Ci sono dei miglioramenti, ma la strada è ancora lunga. "Ancora una volta l'andamento dei beni energetici influenza fortemente il tasso di inflazione che a maggio, secondo le stime dell'Istat, scende al 7,6%", dicono da Codacons. "L'inflazione scende olo grazie al rallentamento dei beni energetici, con quelli non regolamentati che a maggio frenano dal +26,6% al +20,5%. Un effetto ottico, dunque, che altera il dato sull'inflazione, dimostrato dall'andamento degli altri comparti", aggerma il presidente dell'associazione dei consumatori Carlo Rienzi, come riportato da AndKronos.

Soddisfazione di Giorgetti

"Un risultato incoraggiante, che accogliamo con giusto entusiasmo pensando che sia un buon segnale che diamo anche all'Europa. Continuiamo a tenere i conti in ordine, con responsabilità e serietà. I buoni risultati di crescita, voglio sottolinearlo sono il frutto dell'impegno degli imprenditori e dei lavoratori, veri eroi dei nostri tempi", ha dichiarato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti, commentando i dati in rialzo del Pil sulla crescita dell'economia italiana.

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