
L’articolo 5 della bozza del Decreto Energia – attesa sul tavolo del Consiglio dei Ministri prima della pausa estiva – introduce modifiche sostanziali al meccanismo della gas release, mirate alla stabilizzazione dei prezzi del gas per le imprese energivore. Una delle novità principali è il possibile superamento del vincolo di cessione del gas esclusivamente tramite il mercato gestito dal Gme.
Il testo, ancora in fase di revisione, prevede che il volume di gas da offrire corrisponda alla media annua dei volumi attesi nei primi cinque anni di produzione stimata. Una misura simile, secondo il ministro Gilberto Pichetto Fratin, al già noto sistema dell’energy release.
Procedimento unico per i data center: tempi dimezzati e iter semplificati
Il decreto punta a snellire le procedure autorizzative per la realizzazione di data center, riconosciuti nella relazione illustrativa come “snodi essenziali per la transizione digitale del Paese”. Il procedimento sarà unico, con una durata massima non prorogabile di 10 mesi, ridotta a 5 mesi per la valutazione d’impatto ambientale (fatta eccezione per la consultazione pubblica, che resta di almeno 30 giorni).
La competenza autorizzativa è attribuita:
alle Regioni (o Province autonome) per impianti fino a 300 MW;
al Mase per impianti superiori a tale soglia.
In ogni caso, le amministrazioni sub-provinciali sono escluse per garantire un coordinamento centralizzato. La Conferenza dei Servizi sarà il luogo in cui tutte le autorizzazioni verranno raccolte, garantendo un iter coerente e trasparente.
Rinnovabili e congestione della rete: Terna aggiornerà i dati ogni trimestre
L’articolo 1 del decreto affronta un nodo critico: la saturazione virtuale delle reti elettriche, che rallenta l’ingresso di nuovi impianti da fonti rinnovabili. A tal fine, Terna dovrà pubblicare sul portale T.E.R.R.A. la capacità massima addizionale integrabile per ciascuna porzione della rete nazionale, escludendo gli impianti off-shore.
Questa capacità verrà aggiornata ogni tre mesi, considerando:
lo stato delle autorizzazioni degli impianti;
i progetti in esercizio;
l’evoluzione delle richieste di connessione.
Il Mase, entro 90 giorni dall’entrata in vigore del decreto, adotterà un provvedimento che stabilisce criteri e modalità per la validazione dei progetti e l’assegnazione della capacità in coerenza con Pnrr, Pniec e altri obiettivi energetici.
Misure per la concorrenza nel mercato del gas e superamento del “pancaking”
Un’altra misura strategica riguarda il rafforzamento dell’integrazione del mercato italiano con quello europeo. La bozza prevede che Arera possa:
applicare corrispettivi di entrata negativi al punto di collegamento con la Svizzera;
introdurre un servizio di liquidità, con gas venduto sul mercato italiano a prezzi vicini a quelli del Ttf olandese.
Entro 90 giorni, Arera dovrà anche presentare al Mase una proposta per integrare i mercati del gas italiano e tedesco, sfruttando le infrastrutture svizzere, per ridurre i costi di trasporto a carico degli operatori.
Carbon capture: ad Arera la regolazione del trasporto e stoccaggio di CO₂
Il Decreto Energia assegna inoltre ad Arera il compito di regolare il trasporto e lo stoccaggio geologico del biossido di carbonio, con poteri su tariffe e condizioni di accesso alla rete.
La misura è definita “urgente e indifferibile”, vista la
necessità di dare rapido impulso alla filiera della Carbon Capture, Utilization and Storage (Ccus), componente chiave del Piano Nazionale Integrato per l’Energia e il Clima (Pniec) per la decarbonizzazione dell’industria.