Intesa-Coima, alleanza nel mattone

La banca conferirà 500 milioni di immobili e in futuro si valutano affari congiunti

Intesa-Coima, alleanza nel mattone
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Si stringe l’alleanza tra Intesa Sanpaolo e Coima Sgr. L’istituto bancario guidato dal ceo Carlo Messina, infatti, conferirà un portafoglio del valore di 500 milioni di euro a veicoli di investimento gestiti dal gruppo dell’immobiliarista Manfredi Catella. In cambio, Intesa riceverà quote dei veicoli a cui conferirà gli immobili. Si tratta di un portafoglio di una ventina di edifici, con tre punte di diamante, definiti «prime», in via Clerici 4-6/ Piazza Ferrari 10 e in via Verdi 9-11-13 a Milano; e quello di via Crociferi 44 a Roma. Gli altri, invece, sono distribuiti fra le città di Milano, Torino, Roma, Brescia, Bergamo, Bologna, Padova e Firenze.

La valenza dell’operazione, per quanto riguarda Intesa, è di ottenere una razionalizzazione dei costi con una significativa riduzione del patrimonio immobiliare e, al contempo, un avanzamento sul profilo Esg del suo parco edifici. Infatti, per quanto riguarda gli immobili strumentali - è il caso di quelli di via Clerici e via Verdi a Milano - dovrebbero continuare a essere utilizzati da Intesa e ristrutturati, nell’ottica di «un nuovo modo di lavorare» e di una «significativa modernizzazione degli ambienti lavorativi negli spazi direzionali», si legge sul comunicato stampa. Mentre per quelli inutilizzati - tra questi lo stabile in via Crociferi a Roma - l’idea è quella di valorizzarli e, a discrezione di Coima, saranno locati oppure venduti.

La collaborazione di Coima e Intesa, però, non si fermerà a questo e «prevede, inoltre, lo studio di ulteriori aree di collaborazione in ambito immobiliare che potrebbero generare opportunità commerciali di comune interesse». A dire il vero, i cammini di Intesa e Coima si erano già incrociati nel grande progetto di riqualificazione di MilanoSesto, un progetto da oltre un milione di metri quadrati dove la banca ha convertito il suo finanziamento in equity, divenendo socia del progetto. Mentre Coima, in coppia con Redo Sgr, dalla fine dello scorso anno è diventata proprietaria del 90% dell’intera area dove sorgeranno, tra le altre cose, edifici residenziali e di edilizia convenzionata oltre alla Città della Salute e della Ricerca con tanto di area destinata a Parco.
Sempre a proposito di riqualificazioni, si muove nell’ambito immobiliare anche Unicredit. Quest’ultima, infatti, si è aggiudicata la riqualificazione di due ex snodi ferroviari di Milano: Scalo Farini e Scalo San Cristoforo.

Il progetto vede l’istituto guidato da Andrea Orcel come unico investitore, affiancato da Prelios come fund manager e Hines nel ruolo di sviluppatore. Insomma, a Milano il binomio banca-mattone è più forte che mai.

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