
La sicurezza nazionale e settori chiave dell’economia passano per il mare, dove si incontrano difesa, logistica, commercio, produzione e trasporto di energia e dati. Il 99% delle telecomunicazioni, ad esempio, viaggia su dorsali sottomarine, lungo 552 cavi che si estendono per 1,4 milioni di chilometri, mentre il 90% del commercio mondiale si muove via mare. La cosiddetta blue economy rappresenta un’opportunità concreta per creare valore nel medio e lungo termine ed è anche una priorità per la sicurezza nazionale. Proteggere le infrastrutture sottomarine, infatti, è essenziale per garantire continuità ai servizi e sicurezza alle reti strategiche.
Il tema della sicurezza del mare è all’attenzione di importanti istituzioni in tutto il mondo. Nel 2023, la NATO ha costituito la Critical Undersea Infrastructure Coordination Cell per monitorare lo scambio di informazioni e supportare la protezione delle infrastrutture subacquee. Anche la Commissione Europea si è attivata e nel febbraio 2025 ha presentato un piano per potenziare la sorveglianza dei cavi sottomarini. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha dichiarato che “l’underwater sarà una prossima frontiera di competizione ed è fondamentale prepararsi”.
In questo ambito in rapido sviluppo si colloca Seafuture, evento giunto alla nona edizione che si terrà dal prossimo 29 settembre al 2 ottobre nell’Arsenale della Marina militare alla Spezia. La manifestazione riunisce l’industria della difesa, Marine militari, enti di gestione ed esponenti di Governo, che si confronteranno con la comunità scientifica sulle ultime innovazioni in materia di sviluppo tecnologico, sicurezza, scienze ambientali e infrastrutture. Tra gli invitati istituzionali figurano i ministri Guido Crosetto (Difesa), Matteo Piantedosi (Interno), Giancarlo Giorgetti (Economia e Finanze), Nello Musumeci (Protezione Civile e Politiche del Mare), Matteo Salvini e il viceministro Edoardo Rixi (Infrastrutture e Trasporti), ai quali si aggiungono delegazioni da settantacinque paesi.
Nella scorsa edizione (tenutasi nel giugno 2023), l’imprenditrice Cristiana Pagni, presidente di Italian Blue Growth nonché ideatrice e organizzatrice dell’evento, ha definito Seafuture “un unicum per un’economia sostenibile e per consolidare il ruolo dell’Italia nel Mare Nostrum”, evidenziando che “nel tempo è cresciuta l’importanza strategica di Seafuture, come testimoniano oggi le centinaia di aziende che partecipano e l’accreditamento di numerosissime marine militari da tutto il mondo, che intravedono il ritorno del Mediterraneo al centro della scena mondiale”.
I temi cardine dell’incontro includono sicurezza, trasporti, subacquea, portualità, logistica, sostenibilità, formazione e tecnologie dual use, ossia progetti che si prestano al duplice utilizzo militare e civile.
Confindustria La Spezia, che è partner istituzionale dell’evento, ha sottolineato l’importanza di Seafuture, menzionandola in un comunicato come “una delle occasioni che meglio evidenzia le importanti opportunità che il mondo dell’economia del mare può offrire al nostro territorio.”
La Spezia offre un contesto ideale per intercettare la domanda di sviluppo collegata all’ambito marino. Lungo la costa spezzina, infatti, si concentrano protagonisti della nautica mondiale (tra i quali produttori di yacht dal calibro di Sanlorenzo, Riva, Siman Yachts, Intermarine, Picchiotti e Baglietto), porti e strutture di ricerca come il Centre for Maritime Research and Experimentation (CMRE) della NATO e il Centro di Supporto e Sperimentazione Navale (CSSN) della Marina Militare. Presso il CSSN, nel dicembre 2023 è nato il Polo Nazionale della Subacquea (PNS), che ha avviato 18 progetti in 18 mesi per un totale di 115 milioni di euro, con il contributo di 22 università e centri di ricerca, 11 grandi aziende, 34 piccole e medie imprese e 22 subfornitori.
Seafuture, quindi, si svolge in un territorio già altamente preparato e all’avanguardia.
Anche per questo, non è soltanto una vetrina prestigiosa, ma soprattutto un campo di prova in cui sicurezza, tecnologia e crescita economica convergono sul tema del mare. Viste le premesse, la prossima edizione dimostrerà che lo sviluppo nell’ambito marino rappresenta un presupposto per la stabilità e la prosperità europea e mondiale.