
Il presidente di Confindustria Emanuele Orsini, intervenuto a Capri al 40° convegno dei Giovani Imprenditori, manda alcuni segnali importanti. Il primo al governo, a cui chiede una manovra importante e una visione di lungo respiro. Il secondo ai sindacati, rimproverando loro di promuovere troppi scioperi. Il terzo, sempre all'esecutivo, raccomandando di fare il massimo sforzo possibile per abbassare il costo dell'energia.
"Serve una manovra poderosa e una visione a 3 anni"
Orsini sprona il governo dicendo che serve una manovra che "deve essere poderosa", aggiungendo con una punta di polemica, "se facciamo come l'anno scorso...". Sottolinea poi l'importanza di avere un governo stabile ma aggiunge che, proprio in virtù di questo fatto "abbiamo l'obbligo di avere una visione industriale del Paese almeno a tre anni. Serve a questo Paese". E prosegue: "Obbligatorio avere una visione triennale. Abbiamo bisogno che le nostre imprese possano fare investimenti. E lo stiamo dicendo in tutti i modi".
"Troppi scioperi fanno male al paese"
Con i sindacati "su alcune cose dialoghiamo - spiega il leader di Confindustria - su altre cose siamo diametralmente opposti ma credo che ognuno fa la propria parte". Poi aggiunge: "È molto miope, quando vedo tutti questi scioperi dico: attenzione, in un Paese dove c'è poca produttività non è che facciamo male alle imprese, ma facciamo male al paese, alle famiglie". "Credo che serva un atto di responsabilità da parte di tutti". Nel confronto tra sindacati e Confindustria, spiega Orsini, "su alcuni capitoli ci siamo, per il tema dell'energia ci siamo trovati, sugli investimenti ci siamo trovati, contratti li stiamo chiudendo. Su alcune cose non ci stiamo trovando". Clima di scontro sociale? "L'ultimo sciopero generale non era mica contro di noi. Non è stato uno sciopero sul lavoro. Il diritto alle manifestazioni è giusto, siamo un paese democratico, ma quando alcuni pezzi sfociano in violenza credo che la violenza non ci possa essere, noi siamo quelli del dialogo per sederci intorno al tavolo e risolvere i problemi, quando vediamo violenze credo siano strumentalizzate. Non percepisco nelle nostre aziende sentimenti di rottura, lato nostro questo non c'è di sicuro".
"Energia, serve prezzo più basso"
"A giorni ci aspettiamo e anche abbastanza velocemente" un intervento sull'energia, "serve che diventi strutturale un prezzo più basso.
Ci chiediamo perché le imprese vanno via? E ci mettiamo la burocrazia, il costo dell'energia… Noi dobbiamo fare in modo che si produca qua e la catena del valore rimanga qua, ma se la Germania va un piano a 12 anni e noi facciamo una misura annuale come facciamo?".