Politica economica

Il Pd getta la maschera: vota l'euro patrimoniale da 200 miliardi, ma il blitz non passa

Numerosi europarlamentari del Partito Democratico e dei Verdi hanno dato voto favorevole all’emendamento 7 al Qfp presentato da The Left

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Il Pd vota a favore della patrimoniale europea. Parlamentari italiani dem e dei Verdi hanno sostenuto fermamente un emendamento al Quadro finanziario pluriennale (Qfp) presentato dall’eurogruppo The Left che invitava la Commissione e gli Stati membri a introdurre un’imposta patrimoniale europea. La misura potrebbe generare oltre 200 miliardi di euro per le risorse proprie dell’Ue. Ecco cosa è successo.

L’emendamento

Nella sede del Parlamento europeo a Strasburgo, è stata quindi votata la proposta in questione, avanzata dal gruppo della Sinistra, è stata presentata come un'iniziativa per introdurre un'imposta patrimoniale europea. L’emendamento è stato respinto, ma il dato politico resta: il Pd si conferma ovunque il partito delle tasse. La votazione ha mostrato una divisione all'interno del partito, con 132 eurodeputati, tra cui membri della Sinistra, dei Verdi e una parte dei Socialisti e democratici, che hanno sostenuto l'idea della tassa europea sul patrimonio. D'altra parte, una larga maggioranza di 469 membri presenti in aula ha respinto la proposta.

I dem

La segretaria del Partito Democratico, Elly Schlein, ha in passato sostenuto la necessità di recuperare risorse intervenendo sui redditi da capitale e sulle rendite. Infatti la sua posizione sembra aver influenzato la scelta di alcuni membri dem nel sostenere la proposta, mentre altri hanno preferito respingerla. Nonostante la numero uno del Pd abbia incentivato i suoi compagni di partito, qualcuno ha comunque scelto di non votare a favore della patrimoniale europea.

La parola alla destra

In merito alla questione il deputato di Fratelli d’Italia Foti ha commentato: "La sinistra sembra interessata solo a gravare ulteriormente i cittadini con tasse. Ma il loro tentativo di colpo di mano è fallito". Questa mossa contraddisce l'immagine di un Pd moderato e riformista. Gli europarlamentari della Lega hanno criticato questa iniziativa, sottolineando che molti esponenti del Pd e dei Verdi hanno votato a favore dell'emendamento proposto dall'estrema sinistra Ue. Il Parlamento Europeo ha respinto l'emendamento, dimostrando che la maggioranza dei rappresentanti europei non è favorevole a questa imposta patrimoniale. In un momento di crisi economica, l'idea di aumentare le tasse sulla proprietà è stata respinta in quanto potenzialmente dannosa per i cittadini.

Gli italiani e gli europei possono tirare un sospiro di sollievo sapendo che il buon senso ha prevalso, evitando un ulteriore aggravio fiscale.

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