Scuola, tutti gli aumenti del nuovo CCNL

Aumenti mensili tra i 124 euro per i docenti e i 190 euro per i direttori dei servizi generali a amministrativi. Coinvolti 1,2 milioni di dipendenti

Scuola, tutti gli aumenti del nuovo CCNL
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È stato rinnovato il contratto per il comparto dell’istruzione e della ricerca, complessivamente sono stati coinvolti 1,2 milioni di dipendenti. Gli aumenti mensili ammontano a 124 euro per i docenti e 190 euro per i direttori dei servizi generali e amministrativi. Il periodo considerato va dal 2019 al 2021. Ecco tutte le cifre degli incrementi.

Le novità

Tra le novità è stato introdotto il lavoro agile anche per il settore in questione con delle regolamentazioni specifiche. Attraverso il contratto sono stati riconosciuti ulteriori incrementi stabili per quanto riguarda la Retribuzione Professionale dei Docenti raggiungendo la cifra massima di 304,30 euro al mese e un ulteriore incremento del Compenso Individuale Accessorio per i docenti. Il valore complessivo va da 79,40 euro a 87,50 euro e viene aggiunto il 10% delle retribuzioni delle ore extra per i docenti finanziato con i fondi dedicati alle scuole. Per terminare l'ultima tornata contrattuale sono servire quattro leggi di bilancio.

La parola a Zangrillo

Il ministro della pubblica amministrazione Paolo Zangrillo ha affermato in merito alla questione: "Si tratta di un passo fondamentale per il miglioramento delle condizioni di lavoro in un settore cruciale per la crescita del Paese". Inoltre il titolare del ministero sostiene che il progetto è quello di migliorare sempre di più l’attenzione verso il lavoro pubblico e, per questa ragione, a settembre ci sarà un incontro con il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti finalizzato a comprendere il perimetro finanziario per lo stanziamento dei fondi. Il ministro ha affermato: "La buona notizia è che l'Italia si sta comportando bene, come evidenziano i principali indicatori economici, ma serve ancora responsabilità: mi batterò per ribadire le ragioni della necessità di dare attenzione al tema retributivo, guardando però al futuro tenendo i piedi ben saldi a terra".

Il risultato delle trattative

Secondo il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, si è detto soddisfatto per il risultato delle trattative che hanno portato ad una stesura dell’ipotesi di contratto collettivo nazionale, con l’approvazione delle principali parti sindacali rappresentative.

Il titolare del dicastero ha affermato: "Il nuovo contratto segna un importante passo avanti verso una sempre maggiore valorizzazione di tutto il personale della scuola, sia docenti sia Ata.

Sono state inoltre recepite a livello contrattuale le funzioni del docente tutor e del docente orientatore e questo consentirà di affermare definitivamente il principio della personalizzazione dell’istruzione, rimarcando la centralità nel sistema della persona dello studente".

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