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Panama 1989-Venezuela 2025: ecco qual è il precedente allo studio di Trump contro Maduro

L'operazione Usa del 1989 contro il dittatore di Panama potrebbe guidare le scelte di Donald Trump. Ma gli esperti avvertono: "Panama non è il Venezuela"

Panama 1989-Venezuela 2025: ecco qual è il precedente allo studio di Trump contro Maduro

Donald Trump ha fretta di archiviare un conflitto, quello in Ucraina, per aprirne un altro nei Caraibi? Difficile liquidare il sospetto generato dal tempismo dell'ultimatum indirizzato dal tycoon a Zelensky, il quale entro il giorno del Ringraziamento dovrà decidere se accettare il piano di pace proposto dall'amministrazione repubblicana, mentre al largo del Venezuela l'arrivo della portaerei Gerald R. Ford ha completato il più massiccio dispiegamento di unità militari Usa nell'area degli ultimi decenni.

Certo, è del tutto plausibile immaginare che le decisioni della Casa Bianca in Europa orientale, da un lato, e in Sud America, dall'altro, non siano interconnesse. Parafrasando liberamente una celebre frase di Winston Churchill, in effetti, il presidente Usa produce più politica estera di quanta l'America ne possa digerire. Al netto delle reali motivazioni dietro le ultime mosse della superpotenza, il dubbio che il commander in chief stia per aprire un nuovo fronte di guerra rimane.

Gli osservatori considerano infatti sempre più probabile un intervento militare statunitense contro il regime di Nicolás Maduro accusato di traffico internazionale di droga. Ad ispirare Trump, il quale secondo i media non avrebbe preso ancora una decisione definitiva, un precedente: l'invasione di Panama lanciata nel dicembre 1989 dall'allora presidente George H. W. Bush con l'obiettivo di catturare il generale Manuel Noriega. Come l'erede di Hugo Chavez, anche il dittatore di Panama oltre 30 anni fa era stato incriminato a livello federale per traffico di droga. E i funzionari Usa, da ultimo il segretario di Stato Marco Rubio, sostengono che Maduro non sia un leader straniero ma un criminale che deve essere "consegnato alla giustizia".

Le somiglianze tra gli eventi a Panama del 1989 e quelli, forse, prossimi in Venezuela sono fuorvianti, affermano gli analisti al New York Times che ha dedicato un approfondimento al precedente che Trump e la sua squadra starebbero valutando. Proprio perché esso potrebbe fare da modello per il piano al vaglio della Casa Bianca vale la pena vederlo più nel dettaglio.

"Ho dato istruzioni alle nostre forze armate di proteggere la vita dei cittadini americani a Panama e di assicurare il generale Noriega alla giustizia negli Stati Uniti". Così Bush annuncia il 20 dicembre del 1989 l'operazione Usa contro lo Stato centroamericano. Tra le ragioni dell'intervento le preoccupazioni per la sicurezza del Canale di Panama e la crescente ostilità del generale nei confronti di Washington, oltre allo status di criminale ricercato per il dittatore che, stando alle accuse, aveva accettato tangenti in cambio del permesso ai narcotrafficanti di trasportare cocaina attraverso il suo Paese.

All'inizio dell'operazione "Giusta causa", che vede lo schieramento di circa 27mila soldati americani, una squadra di Navy Seal raggiunge un aeroporto e fa saltare il jet personale di Noriega. Anche un'imbarcazione che avrebbe potuto essere usata dal dittatore per fuggire viene distrutta dai Seal. Intanto, Noriega riesce a trovare rifugio nella sede dell'ambasciata vaticana. I commando della Delta Force e i carri armati circondano l'edificio e ne chiedono la resa. Alla fine il dittatore noto come "faccia di ananas" (un soprannome affibbiatogli a causa dei segni lasciati dal vaiolo sul suo volto) si consegna, pare, stressato per la musica hard rock impiegata dagli americani per scuoterne i nervi e fiaccarne la resistenza.

Alla fine Noriega si arrende e viene portato in Florida per essere processato. Scatta la condanna a 40 anni. Dopo 20 arriva l'estradizione in Francia dove era stato condannato in contumacia per riciclaggio. Seguirà un'ultima estradizione, questa volta verso il suo Paese dove morirà in carcere a 83 anni. Una parabola che in pochi avevano immaginato negli anni Settanta e nei primi anni Ottanta quando Noriega era al servizio della Cia e aiutava i gruppi controrivoluzionari filoamericani in El Salvador e Nicaragua.

La storia di Noriega, sottolinea il New York Times, non è stata dimenticata né da Maduro né dai funzionari dell'amministrazione Usa, molti dei quali già al tempo del primo mandato Trump hanno cercato di rovesciare il dittatore venezuelano. Gli esperti adesso lanciano l'allarme: qualsiasi tentativo di catturare o uccidere Maduro, dicono, sarebbe molto più insidioso dell'operazione lanciata per catturare Noriega. La portata della sfida potrebbe convincere Trump a desistere dai suoi piani più audaci. Panama era un bersaglio facile con un esercito debole e con truppe Usa già presenti a guardia del Canale. Il Venezuela è circa 12 volte più grande di Panama e con una popolazione oltre 10 volte superiore a quella di Panama nel 1989. Inoltre, il suo leader gode di una forte protezione interna.

Sempre il quotidiano della Grande Mela ha poi rivelato nei giorni scorsi l'inquietante risultato dei war game condotti durante il primo mandato del tycoon per simulare le conseguenze di una possibile detronizzazione di Maduro. In tale scenario, caos e violenza prenderebbero il sopravvento. Un'ulteriore dimostrazione che Panama e il Venezuela non sono affatto la stessa cosa.

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