Regno Unito, Canada e Australia riconoscono la Palestina. L'ira di Netanyahu | Diretta

La replica del premier israeliano: "Combatteremo all'Onu e in tutte le altre arene contro la falsa propaganda. Lo stato palestinese sarebbe un pericolo la nostra esistenza e una ricompensa assurda per il terrore"

Diretta Regno Unito, Canada e Australia riconoscono la Palestina. L'ira di Netanyahu | Diretta
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Si allarga il fronte diplomatico che intende contrastare la guerra nella Striscia di Gaza mettendo alle strette lo stato di Israele. Arrivano tre riconoscimenti ufficiali della Palestina da parte di Canada, Regno Unito e Australia.

Intanto il premier israeliano Benyamin Netanyahu afferma che "uno Stato palestinese metterebbe in pericolo l'esistenza di Israele" e promette di "combattere gli appelli alla creazione di uno Stato palestinese davanti all'Onu".

Starmer: Hamas non potrà avere un futuro ma ora basta morti

"La soluzione a due stati non è una ricompensa per Hamas, perché significa che Hamas non potrà avere futuro, nessun ruolo nel governo, nessun ruolo nella sicurezza". Allo stesso tempo, "i bombardamenti incessanti e crescenti del governo israeliano su Gaza, l'offensiva delle ultime settimane, la fame e la devastazione sono assolutamente intollerabili. Decine di migliaia di persone sono state uccise, comprese migliaia mentre cercavano di procurarsi cibo e acqua. Questa morte e questa distruzione ci terrorizzano tutti. Devono finire. Hamas è un'organizzazione terroristica brutale - prosegue il primo ministro -. Il nostro appello per una vera soluzione a due stati è l'esatto opposto della loro visione piena d'odio", ha aggiunto Starmer, ricordando che "abbiamo già sanzionato e sanzionato Hamas, e andremo oltre". Tanto che "ho diretto i lavori per sanzionare altre figure di Hamas nelle prossime settimane". Starmer allo stesso modo sottolinea che "nel frattempo la crisi umanitaria provocata dall'uomo a Gaza raggiunge nuove vette".

Netanyah: "Combatteremo contro gli appelli al riconoscimento della Palestina"

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha affermato che "uno Stato palestinese metterebbe in pericolo l'esistenza di Israele" e ha promesso di "combattere gli appelli alla creazione di uno Stato palestinese davanti all'Onu". "All'Onu - ha detto il premier israeliano nella riunione settimanale del governo che parlerà venrdì davanti all'Assemblea generale - presenterò la verità. Questa è la verità di Israele, ma è anche la verità oggettiva della nostra giusta lotta contro le forze del male e della nostra visione di una vera pace: la pace attraverso la forza". "Dovremo anche combattere all'Onu e in tutte le altre arene contro la falsa propaganda rivolta a noi e contro gli appelli alla creazione di uno Stato palestinese, che metterebbero in pericolo la nostra esistenza e costituirebbero una ricompensa assurda per il terrore", continua, ripetendo, riporta il Times of Israel, le precedenti dichiarazioni secondo cui le nazioni che riconoscono uno Stato palestinese all'Assemblea generale stanno ricompensando gli atti terroristici di Hamas contro Israele. Dopo l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite, ricorda Netanyahu, "incontrerò il mio amico, il presidente Trump. Sarà la quarta volta che lo incontro dall'inizio del suo secondo mandato, più di qualsiasi altro leader mondiale. E abbiamo molto di cui discutere".

Il Canada riconosce la Palestina

Il primo ministro dell'Australia, Anthony Albanese, ha annunciato il formale riconoscimento dello Stato di Palestina da parte del suo Paese. "Con decisione presa oggi, domenica 21 settembre 2025, il Commonwealth dell'Australia riconosce formalmente lo Stato indipendente e sovrano di Palestina. Con questo atto, l'Australia riconosce le legittime e annose aspirazioni del popolo palestinese ad avere uno Stato proprio", recita la dichiarazione pubblicata sul suo account X. "Il riconoscimento della Palestina da parte dell'Australia, insieme al Canada e al Regno Unito, fa parte di uno sforzo internazionale coordinato volto a dare nuovo slancio alla soluzione dei due Stati, a partire dal cessate il fuoco a Gaza e dal rilascio degli ostaggi catturati durante le atrocità del 7 ottobre 2023. L'atto di riconoscimento odierno riflette l'impegno di lunga data dell'Australia a favore di una soluzione a due Stati, che è sempre stata l'unica via per una pace e una sicurezza durature per i popoli israeliano e palestinese", aggiunge il capo del governo australiano.

Il Regno Unito riconosce la Palestina

Il premier britannico, Keir Starmer, ha annunciato che Londra riconosce formalmente lo Stato palestinese. "Oggi, per ravvivare la speranza di pace per i palestinesi e gli israeliani e una soluzione a due Stati, il Regno Unito riconosce formalmente lo Stato di Palestina", ha annunciato in una dichiarazione diffusa su X. In un videomessaggio che accompagna il post, Starmer afferma che la mossa rientra in un processo volto a porre fine al conflitto a Gaza e a promuovere una pace duratura tra Israele e Palestina. Sebbene si tratti di una mossa prevalentemente simbolica è comunque un momento storico, poiché il Regno Unito gettò le basi per la creazione dello Stato di Israele quando, nel 1917, controllava quella che allora era conosciuta come Palestina. L'annuncio era ampiamente atteso dopo che Starmer a luglio aveva dichiarato che il Regno Unito avrebbe riconosciuto uno Stato palestinese a meno che Israele non avesse accettato un cessate il fuoco a Gaza, consentito alle Nazioni Unite di portare aiuti e intrapreso altre misure verso una pace duratura.

Il Canada riconosce lo Stato di Palestina

Il premier canadese, Mark Carney, annuncia il riconoscimento dello Stato palestinese. "Il Canada riconosce lo Stato di Palestina e si offre di collaborare per realizzare la promessa di un futuro pacifico per lo Stato di Palestina e lo Stato di Israele". Il Canada inserisce questa misura "nel quadro di uno sforzo internazionale concertato volto a preservare la possibilità di una soluzione a due Stati. Il Canada non si fa illusioni: sa che questo riconoscimento non è una panacea. Tuttavia è pienamente in linea con i principi di autodeterminazione e i diritti umani fondamentali sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite e con le politiche sostenute dal Canada da generazioni", afferma Carney. Il premier canadese precisa poi: "Il riconoscimento di uno Stato di Palestina guidato dall'Autorità palestinese fornisce ulteriori strumenti a coloro che desiderano una coesistenza pacifica e la fine di Hamas. Non legittima né avalla il terrorismo. Inoltre non compromette in alcun modo il sostegno incondizionato del Canada allo Stato di Israele, al suo popolo e alla sua sicurezza, una sicurezza che potrà essere garantita solo con il raggiungimento di una soluzione globale a due Stati".

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