Politica estera

"Bocciata la politica climatica": il sondaggio che inchioda Biden

Sondaggi pessimi per il presidente Usa, Joe Biden: il tasso di approvazione rimane basso, mentre la maggioranza degli intervistati boccia le misure varate per affrontare la crisi climatica

"Bocciata la politica climatica": il sondaggio che inchioda Biden

Ascolta ora: ""Bocciata la politica climatica": il sondaggio che inchioda Biden"

"Bocciata la politica climatica": il sondaggio che inchioda Biden

00:00 / 00:00
100 %

La maggioranza degli elettori statunitensi boccia le misure varate dall'amministrazione Biden per affrontare i cambiamenti climatici. In un nuovo sondaggio Washington Post-University of Maryland, il 57% degli americani intervistati ha dichiarato di disapprovare la gestione della crisi climatica da parte del presidente Usa, mentre solo il 27% ha affermato di aver letto o sentito parlare delll'Inflation Reduction Act - il disegno di legge sui cambiamenti climatici e sull'assistenza sanitaria che Biden ha firmato lo scorso anno.

Quest'ultimo cerca di affrontare la crisi climatica, riducendo le emissioni ed elargendo incentivi per investire in energia pulita. La maggior parte delle disposizioni sul clima contenute nel disegno di legge sono popolari tra gli americani, anche se gli intervistati ne hanno sentito parlare relativamente poco. Circa un terzo degli americani intervistati, ad esempio, ha sentito parlare dei crediti d'imposta per l'installazione di pannelli solari sulle proprie abitazioni: un incentivo approvato dal 65% del campione.

Segnali preoccupanti per il presidente Usa

Brutte notizie per il presidente Usa, mentre la maggioranza degli americani continua ad avere un parere negativo sull'economia della nazione: il 51% degli statunitensi, secondo un recente sondaggio della Cnn, ritiene infatti che l'economia americana sia ancora in recessione, nonostante i segnali positivi degli ultimi giorni. L'indice di gradimento complessivo di Biden rimane basso, al 41%, e scende al 37% quando gli americani valutano la sua gestione dell'economia o, peggio, quando devono dare in giudizio rispetto alle misure dell'amministrazione Usa per contrastare l'inflazione (solo il 30% degli intervistati approva il suo operato in questo ambito).

Stesso discorso per la vicepresidente Kamala Harris, che ha un tasso di approvazione del 42%, con il 57% degli intervistati che invece ha un parere negativo circa il suo operato. Tra gli americani, in generale, filtra pessimismo rispetto al futuro del Paese, con solo il 29% degli intervistati che afferma che le cose negli Usa stanno andando bene, contro il 71% che afferma invece che le cose stanno andando male. Due terzi degli intervistati (68%) sostengono che durante questo mandato il Congresso non ha fatto nulla per far fronte efficacemente ai problemi che il Paese deve affrontare oggi. Inoltre, la maggior parte degli intervistati ora afferma di fidarsi più dei repubblicani al Congresso (54%) rispetto a Biden (45%).

Lo spettro dell'impeachment

La recente testimonianza al Congresso di Devon Archer, ex socio di Hunter Biden, ha rafforzato l'ipotesi che i repubblicani chiedano di aprire una procedura di impeachment - messa in stato d'accusa - nei confronti del presidente Joe Biden per far chiarezza sul suo ruolo e coinvolgimento negli affari del figlio. A confermare le intenzioni dei repubblicani è stato, nelle scorse ore, lo speaker della Camera, Kevin McCarthy, spiegando infatti che le domande che i repubblicani della Camera stanno sollevando sulle finanze della famiglia Biden devono essere approfondite. L'iter prevede innanzitutto l'apertura di un’indagine, che deve produrre un rapporto. Una volta formulato l'impianto accusatorio, la commissione Giustizia della Camera è chiamata a votare i capi d’imputazione.

Qualora poi l'iter procedesse, Biden sarebbe il quarto presidente nella storia americana a essere messo sotto accusa dopo Andrew Johnson (nel 1868), Bill Clinton (nel 1998) e Donald Trump (nel 2019 e nel 2021).

Commenti