La lotta contro il razzismo passa anche dal taglio di capelli. Questo il ragionamento che sta alla base del CROWN Act approvato in Pennsylvania dal governatore democratico Josh Shapiro. La firma del provvedimento - presunta nemesi dell'"inequità razziale" - è arrivata direttamente all'interno di un salone di parrucchiere di West Philadelphia, l'obiettivo è rafforzare "la tutela contro la discriminazione in materia di capelli nello stato".
Il CROWN Act - acronimo di "Creating a Respectful and Open World for Natural Hair" - proibisce la discriminazione basata sull'acconciatura, il tipo o la consistenza dei capelli di una persona. Il dem Shapiro ha firmato la legge presso l'Island Design Natural Hair Studio, specializzato nella creazione e nella cura di acconciature naturali. "Questo è un luogo in cui la comunità viene nutrita e le persone possono entrare e uscire con un aspetto e una sensazione assolutamente ottimali" ha detto il democratico: "Penso che sia un nobile lavoro".
"Indossare la nostra corona è molto importante per me" ha affermato Lorraine Ruley, proprietaria dell'Island Design Natural Hair Studio. Secondo quanto riportato dalla Cbs, molte clienti di Ruley avrebbero chiesto togliere le trecce o tagliare i dreadlocks perché le loro acconciature sarebbero state considerate "non professionali". "'Lorraine, devo togliermi queste trecce. Ho un colloquio di lavoro'" quanto affermato dalla Ruley: "Oppure, 'Lorraine, devo tagliarmi i dreadlocks perché il mio lavoro dice che sono troppo lunghi'".
La Speaker della Camera Joanna McClinton, che ha lavorato alla proposta di legge per sei anni, ha affermato di aver cambiato acconciatura mentre studiava giurisprudenza per le stesse preoccupazioni: "Non ho mai portato le trecce da quando studiavo giurisprudenza fino a quando sono diventata difensore d'ufficio per sette anni in questa città, perché ho sempre avuto la sensazione che non sarebbero state rispettate". La deputata statunitense La'Tasha D. Mayes ha affermato che la lotta contribuirà a migliorare la vita in tutta la Pennsylvania: "La discriminazione sui capelli ha tolto la fiducia ai nostri figli, ma oggi finisce. La discriminazione sui capelli ha tolto dignità ai lavoratori, ma questo finisce oggi. Ha tolto accesso a opportunità economiche, speranze e sogni, ma questo inizia a finire oggi".
La legge vieta la discriminazione sul posto di lavoro o a scuola basata sull'acconciatura di una persona. Le acconciature protette includono locs, trecce, twist, afro e altro ancora. "Non guarderanno i tuoi capelli e diranno che non puoi lavorare qui. Non guarderanno i tuoi capelli e diranno che non ti appartengono" ha detto la McClinton. Il disegno di legge è stato approvato dal Senato dello Stato il 19 novembre con 44 voti favorevoli e 3 contrari, otto mesi dopo essere stato ricevuto dalla Camera dei Rappresentanti della Pennsylvania.
Il governatore Shapiro è raggiante: “Questo sarà il prossimo passo per mantenere quella
promessa di una vera libertà a tutti”. Una battaglia dai contorni indiscutibilmente woke, considerando che la priorità è contrastare “l’esclusione condizionata da standard di bellezza eurocentrici”…