Politica estera

Trump stupisce: "Aborto, scelta libera"

Il tycoon: "Decidano i singoli Stati". Ma Biden: "Non fatevi illusioni, se sarà eletto lo vieterà"

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Washington - Dopo mesi di risposte evasive, o di indiscrezioni fatte trapelare attraverso i media per testare il terreno, Donald Trump è uscito allo scoperto: sull’aborto devono legiferare i singoli Stati. «Qualunque cosa decidano deve essere legge», ha detto il tycoon in un video postato sulla sua piattaforma social Truth. Di fatto, pur senza annunciarlo esplicitamente, Trump ha rinunciato all'idea di una legge federale che limiti l'interruzione di gravidanza dopo le 15-16 settimane, secondo il compromesso ufficioso che era stato raggiunto all’interno del Gop.
Pur dicendosi «fortemente a favore di eccezioni in caso di stupro, incesto e pericolo per la vita della madre», il tycoon ha quindi deciso di limitarsi a fotografare la situazione che si è creata dopo la decisione della Corte Suprema di cancellare la storica sentenza «Roe v. Wade», che fino al 2022 aveva garantito il diritto all’aborto a livello nazionale.
Una mappa a macchia di leopardo, tra Stati abortisti e anti-abortisi, in continua mutazione a causa dei ricorsi pressi i tribunali o le Corti Supreme statali. Proprio la promessa e poi la nomina, sotto la sua Amministrazione, dei tre giudici conservatori che avevano spostato a destra gli equilibri della Corte, aveva consentito a Trump di vincere nel 2016 il decisivo appoggio degli Evangelici, all'inizio scettici all’idea di un candidato che in passato era stato apertamente «pro-choice». Stavolta, decidendo di non decidere, Trump si è subito attirato le critiche delle organizzazioni anti-abortiste più importanti, come Susan B. Anthony Pro-Life America, che si sono dette «profondamente contrariate» dalla sua posizione.
Critiche anche dall’ex vice presidente Mike Pence, anch’egli decisivo nel 2016 per conquistare i voti degli anti-abortisti, che in un post su X ha parlato di «uno schiaffo in faccia ai milioni di americani pro-life che votarono per lui nel 2016 e nel 2020». Del resto, che la questione fosse spinosa, Trump lo aveva capito già nel 2022, quando pur rivendicando con orgoglio la decisione della Corte Suprema - «È stato il volere di Dio» - in privato espresse tutte le sue perplessità, temendo contraccolpi elettorali. La conferma si ebbe nel voto di midterm, nel quale i Democratici riuscirono a cavalcare il tema, soprattutto tra l'elettorato femminile, ottenendo un risultato al di sopra delle attese. E i Democratici, dopo avere incalzato per mesi il tycoon, hanno subito colto l'occasione per rinfacciargli nuovamente la situazione creatasi in America negli ultimi due anni, con Stati, come la Florida, che hanno introdotto il divieto di aborto dopo appena sei settimane - «Un terribile errore», fu il commento dello stesso Trump.
«Si sta sforzando di limitare i ti danni» sull’aborto, il commento di Joe Biden dopo l'annuncio di Trump. «Non fidatevi - ha aggiunto il presidente - se sarà eletto lo vieterà». In uno spot elettorale, la campagna del presidente ha poi ricordato che negli Usa una donna su tre vive ora in Stati dove c’è il divieto totale o parziale di interrompere una gravidanza, anche con gravi rischi per la salute. «È stato Trump», il messaggio.

Solo le prossime settimane e i prossimi sondaggi potranno dire quanto la decisione del tycoon peserà sul voto di novembre.

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