La dichiarazione congiunta dei leader europei in vista del vertice Putin-Trump sull'Ucraina

Alla vigilia del vertice Trump-Putin, sette leader europei e Ursula von der Leyen ribadiscono sostegno a Kiev e richiesta di garanzie di sicurezza. Pace solo con Ucraina al tavolo e confini intatti

La dichiarazione congiunta dei leader europei in vista del vertice Putin-Trump sull'Ucraina
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L'Europa serra i ranghi in vista del vertice del 15 agosto in Alaska tra Donald Trump e Vladimir Putin. Nella notte tra il 9 e 10 agosto capi di stato e di governo di mezza Europa hanno diffuso una nota molto precisa su come dovrebbe essere condotto il negoziato con la Russia. Un documento che la Russia ha bollato come "volantino nazista".

I firmatari del documento sono il presidente del Consiglio italiana Giorgia Meloni, il cancelliere tedesco Friedrich Merz, il presidente francese Emmanuel Macron, il primo ministro polacco Donald Tusk, il premier del Regno Unito Keir Starmer, il presidente della Finlandia Alexander Stubb e la presidente della commissione europea Ursula von der Leyen

Ecco il testo completo della nota

"Accogliamo con favore l’impegno del Presidente Trump volto a fermare le uccisioni in Ucraina, porre fine alla guerra di aggressione della Federazione Russa e raggiungere una pace giusta e duratura, nonché la sicurezza per l’Ucraina.

Siamo convinti che solo un approccio che combini diplomazia attiva, sostegno all’Ucraina e pressione sulla Federazione Russa affinché ponga fine alla sua guerra illegale possa avere successo.

Siamo pronti a sostenere questo impegno sia sul piano diplomatico, sia mantenendo il nostro sostanziale sostegno militare e finanziario all’Ucraina, anche attraverso l’azione della Coalizione dei Volenterosi, e mantenendo e imponendo misure restrittive contro la Federazione Russa.

Condividiamo la convinzione che una soluzione diplomatica debba tutelare gli interessi vitali di sicurezza dell’Ucraina e dell’Europa.

Concordiamo sul fatto che tali interessi vitali comprendano la necessità di garanzie di sicurezza solide e credibili, che consentano all’Ucraina di difendere efficacemente la propria sovranità e integrità territoriale. L’Ucraina ha la libertà di scelta sul proprio destino. Trattative significative possono avere luogo solo nel contesto di un cessate il fuoco o di una riduzione delle ostilità. Il percorso verso la pace in Ucraina non può essere deciso senza l’Ucraina. Restiamo impegnati al principio secondo cui i confini internazionali non possono essere modificati con la forza. L’attuale linea di contatto dovrebbe costituire il punto di partenza per i negoziati.

Ribadiamo che l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, non provocata e illegale, rappresenta una flagrante violazione della Carta delle Nazioni Unite, dell’Atto finale di Helsinki, del Memorandum di Budapest e dei successivi impegni assunti dalla Russia. Sottolineiamo il nostro incrollabile impegno a favore della sovranità, dell’indipendenza e dell’integrità territoriale dell’Ucraina.

Continuiamo a schierarci con fermezza al fianco dell’Ucraina. Siamo uniti come europei e determinati a promuovere congiuntamente i nostri interessi.

Continueremo a cooperare strettamente con il Presidente Trump e con gli Stati Uniti d’America, e con il Presidente Zelensky e il popolo ucraino, per una pace in Ucraina che tuteli i nostri interessi vitali di sicurezza".

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