
"Avrò colpe ma parliamo di genocidio". Questa la replica di Francesca Albanese a una giornalista de Il Tempo che le ha mostrato una sua immagine a Lenno con un esponente palestinese considerato filo-Hamas. "Negli ultimi 2 mesi sono morte di fame quasi 400 persone e c'è chi sta facendo affari su questo" le parole della relatrice speciale all'Onu: "Siamo all'interno di fenomeni di una illegalità apocalittica e io parlo di questo da oltre 600 giorni: ci sta che ci sia il momento in cui mi dimentico di chiedere il pedigree a chi mi fa una foto con me. Ero a Lenno (Como, ndr) e delle organizzazioni locali mi hanno chiesto si partecipare a una serie di incontri sulla Palestina, ora se la colpa è di non aver guardato chi erano gli organizzatori me la prendo, ora possiamo parare di genocidio?".
Nuovo punto di riferimento della sinistra, la Albanese è stata ospite di una conferenza stampa promossa da alleanza Verdi-Sinistra - partito che vorrebbe candidarla - al Senato nella quale ha spiegato gli effetti delle sanzioni dell'amministrazione Usa nei suoi confronti in particolare dal punto di vista economico. "Sono accusata di essere una minaccia per l'economia globale" la sua denuncia: "Le persone che hanno rapporti con me possono essere soggette a sanzioni penali e pecuniarie fino a 1 miliardo e a 20 anni di carcere". E ancora: "Mia figlia è tecnicamente passibile di arresto per avermi comprato un caffè".
"L'attacco a me è un attacco alle Nazioni Unite" ha rincarato la dose la Albanese, che non ha lesinato attacchi al governo italiano. "Altri governi hanno espresso la loro solidarietà, in pubblico e in privato, non il governo italiano, ma neanche altre istituzioni al di là dei parlamentari" le sue parole nell'intervento a Palazzo Madama: "In un ordinamento costituzionale uno si aspetta che le istituzioni preposte al rispetto e alla difesa della Costituzione si pronuncino su un provvedimento senza precedenti e di una gravità tale come questo. Però non fa nulla veramente. Io spero che gli italiani le italiane si rendono conto di che cosa sta succedendo in questo Paese". "Io sono un elemento rivelatore, preposto alla protezione dell'individuo, della persona, la nostra stessa Costituzione non opera come dovrebbe" ha concluso.
Poi, rispondendo ai giornalisti, la Albanese ha parlato della Global Sumud Flottilla e ha commentato così le dichiarazioni di Giorgia Meloni: "Dice dice che verranno date tutte le garanzie di sicurezza agli attivisti e ai politici della Global Sumud Flotilla in rotta per Gaza. E che vuol dire? I giornalisti hanno chiesto cosa vuol dire in pratica? Io se fossi giornalista l'avrei chiesto. Cosa vuol dire in pratica? La prima protezione che un governo dovrebbe dare è di inviare navi per rompere l'assedio. È un obbligo legale per prevenire il genocidio.
C'è già un'incoerenza nel dire che daremo assistenza agli attivisti: la prima maniera per proteggerli è di non mandare i civili a rompere l'assedio e assumersi gli obblighi costituzionali che derivano dai trattati internazionali e mandare le proprie navi a rompere l'assedio". La relatrice speciale all'Onu ha aggiunto che Israele non ha il diritto di intercettare nessuna barca nelle acque del Mediterraneo e nelle acque di Gaza "perché è una potenza occupante illegale".