
Estate ricca di impegni per Francesca Albanese nonostante le sanzioni di Usa e Israele. La special rapporteur dell'Onu per i territori palestinesi è il faro della sinistra (e degli anti-Tel Aviv) per quanto riguarda il Medio Oriente. Non a caso alleanza Verdi-Sinistra punta a cementificare il rapporto con lei, tanto che si vocifera di una futura candidatura con i rossoverdi.
La Albanese questa settimana parteciperà a “Terra!”, la festa nazionale del partito di Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli in programma dal 3 al 7 settembre a Roma: la giurista presenterà il suo libro e parlerà ovviamente della situazione a Gaza. Ma non è tutto. Giovedì sarà ospite al Senato per discutere degli effetti delle sanzioni americane e israeliane nei suoi confronti: l’evento è organizzato da Beppe De Cristofaro, esponente Avs e presidente del Misto a Palazzo Madama.
Come evidenziato da Il Foglio, l’appuntamento a Palazzo Madama potrebbe rappresentare l’occasione per saldare il legame e porre le basi di una futura candidatura nelle file di Avs. Lo schema è quello di sempre, lo stesso che portò Fratoianni e Bonelli a intestarsi la candidatura di Ilaria Salis al Parlamento europeo. Una mossa per assicurarsi i voti del mondo pro Pal (e ovviamente della galassia anti-Israele), sulla scia delle importanti onorificenze concesse da alcune importanti città italiane – tutte guidate dalla sinistra – a partire da Bari e Napoli.
Per il momento non sono giunte né conferme né smentite.
L’unica candidatura concreta – per modo di dire – è quella proposta dai pro-Gaza per il Nobel per la pace: la petizione ha raccolto decine di migliaia di firme e, guarda un po’, è stata rilanciata con forza da Fratoianni e Bonelli. Dimenticando le polemiche – non solo quelle legate al curriculum – e alcune esternazioni tutt’altro che di buonsenso.