"Governo sospenda relazioni con Israele": la richiesta dei Cinque Stelle

Il Movimento Cinque Stelle chiede al governo Meloni di far tornare in Italia l'ambasciatore a Tel Aviv e interrompere i rapporti commerciali con Israele: le parole di Giuseppe Conte e dei capigruppo

"Governo sospenda relazioni con Israele": la richiesta dei Cinque Stelle
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In una sempre più delicata situazione internazionale con Israele che riceve continue minacce, il Movimento Cinque Stelle ha pensato alla soluzione di tutti i mali tutt'altro che opportuna: il governo Meloni dovrebbe far ritornare in patria il nostro ambasciatore a Tel Aviv per dare un messaggio forte al governo Netanyahu oltre a sospendere ogni tipo di relazioni e interessi commerciali. Sono queste le richieste inoltrate dal leader pentastellato, Giuseppe Conte, oltre alla nota rilasciata dai capigruppo di Camera e Senato, Francesco Silvestri e Stefano Patuanelli insieme ai capigruppo M5s nelle Commissioni Esteri, Riccardo Ricciardi e Bruno Marton e alla deputata cinquestelle Stefania Ascari, presidente dell'intergruppo parlamentare per la pace tra Israele e Palestina.

Il post di Conte

Sul proprio account X, Conte ha scritto scritto un lungo post in cui sottolinea le stragi dei civili uccisi in guerra. "Altri cento civili palestinesi, molti bambini e donne, fatti a pezzi dalle bombe israeliane sganciate su una scuola-rifugio di Gaza affollata per l’ora della preghiera. Ogni giorno una nuova strage, anche più atroce, mentre chi sopravvive alle bombe muore di fame, sete e malattie". Conte ha poi parlato di quello che chiama "uno sterminio sistematico messo in atto da un governo estremista che giustifica ogni massacro e teorizza una nuova 'morale' che consente di far morire di fame due milioni di palestinesi". Da qui la presa di posizione: "Chiediamo al governo italiano di richiamare il nostro ambasciatore a Tel Aviv in segno di ferma protesta contro gli incessanti crimini di guerra del governo Netanyahu".

La richiesta dei capigruppo

Incredibile come il Movimento Cinque Stelle possa ritenere che, ritirando l'ambasciatore italiano in terra israeliana, si possa fermare l'escalation di violenza: piuttosto sarebbe senz'altro un segnale di debolezza che avrebbe un altro significato ancora ben più grave, ossia il blocco di relazioni e commercio con Israele. A dirlo chiaramente sono stati i due capigruppo del Movimento, Silvestri e Patuanelli, che oltre al richiamo dell'ambasciatore di Tel Aviv hanno aggiunto il carico da novanta.

"Fermare la vendita di armi a Israele e congelare ogni accordo con le autorità israeliane per l'illegale sfruttamento dei giacimenti di gas in acque territoriali palestinesi. Oltre a procedere al più presto con il riconoscimento dello Stato di Palestina".

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