Inferno a Bakhmut, Zelensky: "Lotteremo fino alla vittoria". Londra: guerra lunga

Nella città contesa 10mila soldati russi. Borrell e Von der Leyen: "Noi con Kiev"

Inferno a Bakhmut, Zelensky: "Lotteremo fino alla vittoria". Londra: guerra lunga
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Tutti i segnali e tutte le dichiarazioni portano verso un'unica direzione: la guerra in Ucraina sarà ancora molto molto lunga. E complicata. Gli ultimi indizi sono tremendamente espliciti e arrivano da ben tre fronti: oltre a quello russo e a quello ucraino, anche da un report dei servizi di intelligence britannici. E se è vero, come si dice, che due inizi fanno una prova, figuriamoci tre.

Il primo. Secondo il capo del servizio stampa del gruppo orientale delle Forze armate ucraine Ilya Yevlashmosca, la Russia ha concentrato più di 10mila militari effettivi a Bakhmut, con reggimenti di carri armati, gruppi motorizzati e aviotrasportati. Nella città contesa per oltre un anno sono tra l'altro ripresi scontri molto accesi. Il secondo. La replica di fatto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky che attacca: «Lotteremo per tutto il tempo necessario». Il leader ucraino spiega che «i momenti difficili ci hanno reso forti. E i forti avvicinano i tempi della vittoria. Passo dopo passo. Oggi, domani, ogni giorno, ogni minuto. Nessuno dovrebbe o sarà in grado di spegnere la nostra resilienza, resistenza, grinta e forza d'animo. Il punto è uno solo: la nostra vittoria». Il terzo indizio arriva da Londra: «Mosca si prepara ad altri anni di combattimenti in Ucraina», spiega un report dell'Intelligence britannica, citando documenti che sarebbero trapelati dal ministero delle Finanze russo. «Vogliono portare il bilancio per la difesa di 10.800 miliardi di rubli, pari a circa il 6% del Pil con un aumento del 68% rispetto al 2023», si legge nel rapporto, aggiungendo che è molto probabile che Mosca possa sostenere questo livello di spesa per la difesa fino al 2024 penalizzando però l'economia generale del Paese. «I dettagli completi sulla spesa russa per la difesa sono sempre riservati, ma queste cifre suggeriscono che la Russia si sta preparando per altri anni di combattimenti in Ucraina», spiegano da Londra. Altro che possibile dialogo o presunte trattative.

Intanto il solito Medvedev, alla sola voce (già smentita) che il Regno Unito possa formare militari in Ucraina minaccia di trasformare gli inglesi in «obiettivi legali» di Mosca. «Il numero dei principali idioti nei paesi della Nato sta crescendo - ha detto - I vostri istruttori saranno obiettivi legali per le nostre forze armate e verranno distrutti senza pietà. E non più come mercenari, ma proprio come specialisti britannici della Nato», ha commentato il braccio destro di Putin. E mentre in Europa si teme che l'aumento di possibili venti pro Mosca, le istituzioni occidentali continuano a confermare il loro appoggio a Kiev. Il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, dopo aver visitato Odessa, ieri era a Kiev dove ha reso omaggio ai caduti ucraini del conflitto e «per esprimere il nostro sostegno a coloro che attualmente difendono l'Ucraina dalla ingiustificata aggressione della Russia e lottano per i nostri valori comuni».

Anche la presidente della commissione Ue Von der Leyen ribadisce la propria vicinanza a Kiev. «L'Ucraina prevarrà. Perché i suoi difensori non rinunceranno alla ricerca della libertà. Perché i suoi alleati continueranno a resistere». In una guerra che, in ogni caso, sembra destinata ad essere ancora lunga.

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