
Il mondo spesso è una bugia, o magari è solo più complesso di come appare. Quali sono i luoghi della Terra dove è vietato manifestare per Gaza? Non Parigi, non Roma, non Berlino, non New York e, per quanto Trump rompa le scatole, neppure Harvard o i ricchi quartieri di Boston. L'Occidente, con tutti i suoi difetti e il bagaglio mai colmo di sensi di colpa, non mette per fortuna in catene neppure chi lo considera il principio del male. È altrove che i partigiani della Palestina non hanno cittadinanza. È lì dove l'islam è di casa. Non si protesta mai a Teheran, perché non rientra nella visione degli ayatollah. Non è il caso di sfilare per Gaza ad Amman, dove non è mai tramontato il ricordo del «settembre nero», quando i profughi palestinesi cercarono di spodestare re Hussein. Nessuna solidarietà nelle terre del Golfo, dove la voglia di modernità non si concilia con il destino di un popolo sfortunato. Neppure il Mediterraneo si salva. Chi va in Egitto si ritrova in manette come presunto colpevole, per proteste ipotetiche. Andrea Usala e Vittoria Antonioli Arduini, studenti della Holden di Torino, sono stati fermati appena arrivati all'aeroporto del Cairo. In pratica li stavano aspettando, presunti colpevoli da fantascienza, dove i reati si reprimono prima che avvengano, dove il pensiero è peccato. È il paradosso con cui deve fare i conti chi detesta l'Occidente e sogna di redimerlo, rieducarlo o cancellarlo in spirito e materia. Fuori è peggio. Fuori ci sono dittature e teocrazie. Andrea e Vittoria finiscono bloccati in un aeroporto, senza la possibilità di andare in bagno, senza spiegazioni, senza neppure un processo sommario da cui uscire indignati. Pensavano di manifestare per la pace e si sono scontrati con la realtà. È l'altra faccia della retorica. Se manifesti in Italia contro Israele, trovi chi ti applaude, chi ti protegge, chi ti porta l'acqua.
C'è invece una parte di mondo dove lo Stato non si commuove, non si giustifica, non teme la stampa, non riconosce lo status di studente idealista. Ti prende, ti chiude, ti dice: qui non vale. La libertà è un sistema fragile e non universale. O forse sì, universale, ma solo se resta a domicilio.