La Pd Osculati sotto i raid russi: "Che paura"

"Sveglia alle 4 e 30 con rumori di bombardamenti e mitragliatrici vicino a noi"

La Pd Osculati sotto i raid russi: "Che paura"
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Dopo una notte di terrore, e quando raggiunge al sicuro la Polonia, la vicepresidente Pd del Consiglio comunale ritrova la voglia di scherzare. Pubblica sui social un selfie con la sorella Daniela («prova di esistenza in vita») e commenta: «Abbiamo concluso la missione col botto!». C'era anche Roberta Osculati tra i 110 attivisti italiani a bordo del treno che ieri notte è stato sfiorato dai raid russi su Leopoli. Partiti da Kiev, si sono trovati sotto il massiccio attacco russo di ritorno dalla decima missione del Mean (Movimento europeo di azione non violenta), a cui hanno partecipato 35 associazioni da Agesci ad Azione Cattolica. «Sveglia alle 4 e 30 con rumori di bombardamenti e mitragliatrici vicino a noi - racconta sui social Osculati -. Il treno si è fermato. Che paura! Poi abbiamo saputo che erano missili supersonici e così abbiamo capito cos'era quel sibilo che accompagnava il rumore. Ci hanno detto di vestirci subito e di avere le scarpe ai piedi per essere pronti a evacuare da un momento all'altro. Abbiamo capito perché gli ucraini non chiamano chi è al fronte soldato, ma difensore, perché si sentono protetti e confidano nel loro impegno».

E «abbiamo provato davvero - confessa - cosa sia la paura di vivere in guerra ed essere esposti sempre allimprevedibile. Gli ucraini vivono questo terrore tutti i giorni da troppi anni. Ora siamo in Polonia! Viva l'Europa! Forza Ucraina!».

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