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Giustizialisti delusi: Fazio doveva sbranarlo

Buoni ascolti per il ritorno dell'ex premier in tv dopo un anno. Polemica per le domande "soft"

Giustizialisti delusi: Fazio doveva sbranarlo

di Qualcuno gode e qualcuno rosica. Come sempre, del resto. Stavolta un tantino di più. Di colpo siamo precipitati indietro un paio d'anni, al bipolarismo, politico e televisivo. Seppure non più sulla breccia e meno presente in tv, Berlusconi divide ancora. Soprattutto, offre materia a comici, opinionisti, gossippari, televisionari di varia specie. Come ai tempi del berlusconismo-antiberlusconismo. A cui ora si aggiunge anche un pizzico di fazismo e antifazismo. È così, date retta. Gode Michele Santoro, per il 13,2 per cento di share (3,3 milioni di telespettatori) totalizzato da Che tempo che fa , lontanissimo dal suo storico 33,5 per cento di due anni e mezzo fa.

Altra epoca e altra epica, bisogna ammettere. Gode Antonio Ricci, con il 15 per cento della sua Paperissima Sprint , che la spunta su uno dei suoi avversari storici. Gode moderatamente lo stesso Fazio, per l'ospite inedito a lungo inseguito, e i buoni ascolti, seppur non stratosferici. Berlusconi non andava in televisione da oltre un anno, come in alto loco gli è stato suggerito di fare, e nel frattempo molto è cambiato. Soprattutto, il pubblico si è rassegnato alla Televisione secondo Matteo, Renzi o Salvini che sia.

È molto nutrita anche la schiera dei rosiconi. Tutti a eccepire e impartire lezioni d'interviste. Non gli ha chiesto questo, non gli ha chiesto quello. Mah... Per costoro, Renzi che si fa intervistare dal compagno di una sua candidata nell'orario di massimo ascolto su Raiuno non è un problema. Matteo Salvini che imperversa nei talk show come Messi nelle difese avversarie nemmeno. Il problema vero è che Fazio non ha chiesto a Berlusconi del tatuaggio della Pascale. Che non gli ha chiesto delle minacce dell'Isis a Palazzo Grazioli e della mancata visita al santuario di Padre Pio. Cose che, notoriamente, tengono sulle spine i telespettatori di Raitre. Insomma, i problemi sono tanti. Tantissimi. Sarà mica uno solo... Lo stesso Berlusconi, per dire? Se ne stia ad Arcore, in pantofole. Con l'anagrafe che si ritrova. Certe volte, l'età avanzata è qualcosa d'imperdonabile. L'abbinamento con Youth , il film di Sorrentino sulla decadenza della vecchiaia ignorato dalla giuria di Cannes, è troppo ghiotto per essere evitato. Berlusconi è vecchio: punto. Napolitano (90), Mattarella (74) e Rodotà (82) sono padri della Patria da riverire.

A guidare la cordata dei detrattori c'è Selvaggia Lucarelli con il suo Travaglio. Travaglio o travaglio? Entrambi. C'è il Travaglio direttore del Fatto quotidiano , il nuovo giornale per il quale scrive, e il travaglio interiore per il repentino salto dal gossip al giustizialismo. Il primo è presentissimo, il secondo latita e Selvaggia sperava proprio che Fazio chiedesse al Cavaliere «di snocciolarci la sua fedina penale». Invece non gli ha neanche piantato i canini nella giugulare. Ohibò. Così ora si scopre che il titolare di Che tempo che fa è un intervistatore schietto, ma ultimamente educato. Berlusconi ce l'aveva di fronte per la prima e probabilmente ultima volta. E ha sprecato l'occasione buttando lì una cosetta come «il tempo che passa». Chiedendogli perché non si ritira, non si riposa per godersi la vita. Poi gli ha domandato se Forza Italia sia o no una monarchia. E infine, ad un quasi ottantenne di molte battaglie, alcune vinte, ha banalmente chiesto se sia felice. Fesserie, pinzillacchere. Vuoi mettere sapere di Gegia sul palco della convention di Lecce?

I mesi di assenza di Silvio Berlusconi dalla tv come ospite di un talk show. L'ultima volta, nel maggio del 2014, era andato a La7 a «L'aria che tira»

Lo share ottentuo domenica sera da «Che tempo che fa» di Fabio Fazio, su RaiTre, con ospite il leader di Forza Italia Silvio Berlusconi

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