L'hanno avvicinata, immobilizzata e poi a turno hanno abusato di lei, senza nessuna pietà. Vittima dello stupro di gruppo una ragazza di 22 anni di Chiari, in provincia di Brescia, che, nonostante la notte da incubo vissuta ha trovato il coraggio di denunciare l'accaduto fornendo agli inquirenti una descrizione dei suoi aggressori. E nella serata di ieri, dopo meno di 48 ore di indagini, sono stati individuati e arrestati. Sono tre stranieri di origini pakistane, nel nostro Paese come richiedenti asilo, residenti in abitazioni messe a disposizione dai comuni di Chiari e Castrezzato, nel Bresciano.
La squallida violenza è successa nella serata di lunedì, quando la giovane è stata raggiunta al parco delle Rogge di Chiari, nel Bresciano, dai tre pakistani. Anche loro giovanissimi, di età compresa tra i 23 e i 26 anni. I tre l'avrebbero quindi aggredita e a turno avrebbero abusato di lei. La ragazza, rimessasi dallo choc, si è subito recata in ospedale, dove i medici le hanno riscontrato i segni della violenza sessuale. Successivamente la giovane è andata alla polizia per sporgere denuncia e grazie alle foto dei tre, avrebbe quindi individuato i suoi aguzzini, attualmente in stato di fermo nel carcere di Canton Mombello in attesa dell'udienza di convalida da parte del gip Paolo Mainardi.
Secondo le prime informazioni trapelate, i tre si starebbero accusando a vicenda nel tentativo di alleggerire le proprie posizioni, negando di aver partecipato alla violenza. Ma per gli inquirenti non ci sono dubbi: si tratterebbe di una violenza di gruppo, a cui tutti avrebbero preso parte. Una dinamica violenta e sordida che sembra confermata sia dal racconto della ragazza che dagli esami clinici, al di là delle parole dei tre richiedenti asilo.
Solo nei giorni scorsi, proprio a Chiari, si è registrato un altro caso di violenza sessuale, con colpevole ancora una volta uno straniero. Una donna di 87 anni è stata stuprata da un 32enne romeno. L'uomo, residente a Castelcovati, si è introdotto a casa dell'anziana donna e dopo aver prelevato dalla cucina un grosso coltello, è andato nella camera da letto della vittima che stava dormendo e sotto la minaccia dell'arma l'ha costretta a subire un rapporto sessuale. Non contento, lasciata l'abitazione, ha minacciato di morte l'anziana qualora avesse riferito l'accaduto. La donna invece ha denunciato la violenza permettendo così l'arresto del rumeno.
Dopo l'ennesimo caso di violenza, inevitabili e puntuali arrivano
le polemiche politiche. Durissima, per esempio, la reazione di Simona Bordonali, assessore alla Sicurezza della regione Lombardia, che attacca: «Castrazione chimica e carcere in Pakistan» per i responsabili dello stupro.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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