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Aborto Usa, sinistra sotto choc. E Salvini: "Ultima parola sempre alla donna"

La decisione della Corte Suprema americana sul diritto all'aborto scuote la politica italiana. La sinistra grida allo scandalo, ma anche Salvini ha dei dubbi

Aborto Usa, sinistra sotto choc. E Salvini: "Ultima parola sempre alla donna"

La decisione della Corte Suprema americana di revocare il diritto all'aborto scuote anche la politica italiana.

Insorge il Pd con Enrico Letta che, su Twitter, critica il “furore ideologico” dell'Alta corte statunitense che“dice no alle #donne e dice sì alle #armi”. Il segretario dei democratici parla di “un ritorno indietro che genera sconcerto, alimenterà sofferenze e farà divampare conflitti”. E avverte:“Da noi nessun ritorno al Novecento". Gli fa eco il ministro della Salute Roberto Speranza che, su Twitter, attacca la corte suprema per aver cancellato“mezzo secolo di battaglie per i diritti delle donne” e avverte: “non dobbiamo mai considerare un progresso come acquisito per sempre”.

Emma Bonino, che ha introdotto il diritto all'aborto in Italia promuovendo o vincendo i le battaglie referendarie intraprese negli anni '70 e '80, appare preoccupata per i risvolti politici di questa sentenza."Ora saranno i singoli Stati, un pò come avviene in Europa, basti pensare a Polonia e Ungheria, oltre ai rigurgiti antiabortisti anche nel nostro Paese, a disciplinare questa libertà”, ha detto l'esponente radicale che definisce questa decisione “un passo indietro”. La Bonino ha espresso la sua solidarietà alle donne americane e ha bollato la sentenza come“tutta intrisa di politica, visto che i giudici eletti erano stati nominati dall'amministrazione Trump". Il leader di Azione, Carlo Calenda, teme che “un diritto fondamentale” come l'aborto possa diventare "oggetto di una violenta contrapposizione politica e religiosa.".E conclude: "Assistiamo ad una regressione della democrazia americana di cui dobbiamo molto preoccuparci".

A sorpresa anche il leader della Lega, Matteo Salvini, esprime dubbi: "Credo nel valore della vita, dall'inizio alla fine, ma – sottolinea - a proposito di gravidanza l'ultima parola spetta sempre alla donna". Grande soddisfazione, invece, è stata espressa dal senatore Simone Pillon che ,su Facebook, ribadisce che “'aborto volontario non è un diritto” e scrive: "Ora - sottolinea - portiamo anche in Europa e in Italia la brezza leggera del diritto alla vita di ogni bambino, che deve poter vedere questo bel cielo azzurro”.

Massimo Gandolfini, leader del Family Day, ricorda all'Adnkronos che, dal 1973, data della 'Roe vs Wade', ad oggi “negli Stati Uniti sono stati sacrificati per aborto 53 milioni di bambini". Gandolfini sostiene che anche la legge 194 non citi espressamente l'aborto come un diritto e, dopo aver criticato il presidente francese Macron per averlo definito tale, sentenzia: “Casomai è una tragedia e non un diritto”. E conclude:“È stato sollevato il vaso di Pandora, ora andiamo davvero a vedere se questi aborti sono più ideologici che non legati a necessità o condizioni mediche”. Mario Adinolfi, leader del Popolo della Famiglia, in un lungo post su Facebook, definisce quella di oggi “giornata importante per il diritto e per il diritto alla vita”, ma ricorda come questa sia solo una mezza vittoria perché“ora decideranno democraticamente i singoli Stati come regolamentare l'aborto”. Adinolfi attacca le le cliniche Planned Parenthood che, grazie all'aborto si sono arricchite e che hanno sostenuto apertamente il democratico

html">Joe Biden alle ultime elezioni presidenziali.

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