Accoltellata in strada. In manette un 15enne

La ragazza, 26 anni, è in gravi condizioni. Fermato un minorenne nordafricano

In foto, Marta Novello (Immagine da Facebook)
In foto, Marta Novello (Immagine da Facebook)

Marta lotta tra la vita e la morte dopo essere stata accoltellata da un ragazzino di colore, aggredita mentre faceva jogging in mezzo alla campagna. Una ventina di coltellate. Una dopo l'altra, sull'addome, sul torace, sulle gambe e sul volto. Sferrate con foga anche quando la ragazza era a terra, esanime dentro a un fossato.

Sono da poco passate le 16.30 di lunedì pomeriggio quando Marta Novello, 26 anni, di Mogliano Veneto, nel trevigiano, sta correndo con le sue cuffiette lungo una strada a cavallo tra le province di Treviso e Venezia. Una strada con accanto un fossato battuta da camminatori e podisti. Quando all'improvviso, in località Marocco, si vede aggredire da un ragazzino. Lui non ha ancora 16 anni. Classe 2005. Nordafricano da parte di padre. Prima l'ha rincorsa in bicicletta, poi ha lasciato la bici e l'ha rincorsa a piedi. In mano aveva un coltello da cucina che si era portato da casa. E lì in mezzo alla campagna l'ha accoltellata. Come una bestia. Marta ha provato a difendersi in un corpo a corpo con l'aggressore. Sono finiti entrambi dentro al fossato ma nonostante questo, lui ha continuato a colpirla. A passare di lì in quel momento due operai, rimasti sorpresi dalla bici a terra. Quando hanno visto i due giovani dentro al fossato coperti di sangue, pensavano a un incidente ma in realtà non c'è voluto molto per capire che lei era stata accoltellata e versava in gravi condizioni. Immediatamente hanno chiamato i soccorsi. La giovane ha perso conoscenza subito ed è stata trasportata d'urgenza all'ospedale Ca'Foncello di Treviso, dove è stata sottoposta a un delicato e lungo intervento chirurgico. Le coltellate le hanno perforato un polmone.

Il quindicenne non ha opposto resistenza ed è rimasto sul posto nell'attesa che arrivassero i carabinieri della stazione di Mogliano. Marta, che studia Lingue, è la figlia di un ingegnere e di un politico molto noto in paese: Luigi Novello. Le prossime ore saranno decisive per capire il decorso clinico, i polmoni sono stati lesionati da almeno otto fendenti. Ieri pomeriggio le condizioni erano stabili, i medici stavano cercando di ridurre lo stato di coma farmacologico. I due, fanno sapere gli investigatori al Giornale, sembra non si conoscessero. L'ipotesi è quella di un tentativo di rapina finito male. Sul caso indaga la compagnia dei carabinieri di Treviso.

Ora il giovane, accusato di tentato omicidio, si trova nel carcere minorile della Marca. Interrogato in caserma, non ha fornito alcuna dichiarazione. Ma chi è lui? Fonti del Giornale fanno sapere che è un ragazzino nato in Italia da madre italiana (che vive con i genitori) e padre nordafricano. Il papà non l'ha riconosciuto e il ragazzo porta il cognome della mamma.

«L'ipotesi è che sia un bulletto che ha agito forse sotto l'effetto di sostanze stupefacenti - ci dice il sindaco di Mogliano, Davide Bortolato - Il padre di Marta è sconvolto. I medici sono fiduciosi, ma c'è da sperare che non si sia presa qualche infezione nell'acqua del fossato. Ora è in terapia intensiva e di questi tempi sappiamo che le terapie intensive sono occupate dai casi di Covid».

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