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Aerei azzurri e tricolore. Ita Airways decolla, ora l'obiettivo è l'utile

Ieri il Milano-Roma inaugurale. Il marchio Alitalia non sarà usato: rispetto per contribuenti

Aerei azzurri e tricolore. Ita Airways decolla, ora l'obiettivo è l'utile

Ita ha acquistato per 90 milioni il marchio Alitalia ma non lo userà: il nuovo brand della compagnia operativa da ieri sarà Ita Airways. Gli aerei porteranno una livrea azzurra, come la maglia della nazionale, contrassegnata dal logo e dal tricolore con le stesse tonalità del vecchio marchio. Ma perché è stato speso l'equivalente di un aereo di medio raggio per un logo che finirà nel cassetto, quando l'intero ramo aeronautico è stato pagato un euro?

Il presidente Alfredo Altavilla ha spiegato ieri nell'incontro di presentazione che evitare che finisse in altre mani serviva a garantire «una transizione tranquilla»; si è trattato «di un'operazione di sistema tra i commissari e Ita», il ricavato permette di sostenere l'amministrazione straordinaria. Per ora negli aeroporti si vedranno ancora le vecchie fusoliere tricolore, ma a breve cominceranno ad arrivare i nuovi aerei scintillanti d'azzurro. La flotta passerà l'anno prossimo da 52 a 78 aerei e a fine piano, nel 2025, a 105, con bassi consumi e basse emissioni.

Ita Airways ha detto l'ad Fabio Lazzerini nasce a 92 giorni dal decreto istitutivo e avrà tre obbiettivi principali: la profittabilità - con discontinuità dal passato -, la sostenibilità - economica, ambientale e sociale -, la connettività, per dare risposta alla domanda. «Non è una compagnia italiana, ha sottolineato, ma la compagnia italiana». «Il primo obbiettivo ha ribadito il presidente sarà la sostenibilità economica: dobbiamo dimostrare ai contribuenti che saremo attenti al loro capitale». Il pareggio operativo è previsto nel primo semestre del 2023. «Accontentarci di minimizzare le perdite sarebbe una sconfitta, siamo nati grazie a un'operazione di sistema»; e ha accennato alle occasioni che si presenteranno grazie al Pnrr, che permetterà un approccio intermodale allo sviluppo. «Ita non nasce per essere stand alone, cioè per stare da sola per sempre ha indicato Altavilla; - sarebbe irrealistico. Nasce per essere un elemento strategico all'interno di un grande network, con sinergie in tutte le righe del bilancio. Guardiamo in ogni direzione, ovunque ci sia profitto per Ita». Un'alleanza «con il partner più opportuno sarà firmata entro il 2022». «Chi sale a bordo deve sapere che con Ita può arrivare dappertutto. Ita nasce perché per un Paese turistico, patria del made in Italy una compagnia di bandiera è un obbligo». E riferendosi proprio all'economia italiana, ha detto: «Apparteniamo al Mef, privilegeremo le aziende italiane».

Ita avrà come basi principali Milano Linate e Roma Fiumicino. Oggi i voli quotidiani sono 180, e uno degli obbiettivi è presidiare gli slot all'aeroporto di Linate, dove prima del Covid solo tra Milano e Roma i collegamenti erano 23 coppie al giorno. La dimensione attuale, in attesa del lungo raggio, permetterà di servire il mercato domestico e europeo, contando su una crescita graduale. Quanto ai prezzi, ci saranno tariffe ad hoc per i vari tipi di clientela, più basse per i giovani. L'offerta sul lungo raggio sarà suddivisa in quattro classi. Capitolo a parte per il programma fedeltà: per le Mille miglia i commissari emetteranno un bando di gara al quale Ita non potrà partecipare. Nascerà un nuovo programma battezzato Volare, con procedure semplici per l'utilizzo dei punti.

Ai 5 milioni di iscritti alle Miglia sarà riconosciuto lo stesso status che apparteneva loro nel vecchio programma.

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