Affluenza ai minimi. Il centrodestra sogna la "remuntada"

Oggi i risultati nella roccaforte Pd. Giani favorito, il nodo astensione

Affluenza ai minimi. Il centrodestra sogna la "remuntada"

Si parte dal 2 a 0 per il centrodestra, con le vittorie in Calabria e nelle Marche. Il campo largo prova ad accorciare in Toscana ma Giorgia Meloni sogna il colpaccio. Urne aperte anche oggi fino alle 15 nella regione rossa. L'incognita resta l'astensione.

Affluenza bassissima ieri alle 19 con il 27,78%, in calo di circa 9 punti rispetto alla stessa rilevazione delle precedenti elezioni regionali del 2020. Cinque anni fa alla stessa ora aveva votato il 36,41%. In tre si contenderanno la guida della Regione. Il centro-sinistra punta sul governatore uscente Eugenio Giani. Il centrodestra schiera il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi, la sinistra radicale Antonella Bundù. Con la Toscana si chiude l'ultima tornata elettorale prima dell'election day di novembre quando, il 23 e 24, termineranno, con Puglia, Campania e Veneto, le regionali 2025. Sulla carta, Giani è il super favorito, ma il centrodestra ha deciso di crederci e metterci la faccia fino alla fine: non è un caso che a chiudere la campagna elettorale, a Firenze, ci fossero venerdì tutti i leader, a cominciare dalla premier Giorgia Meloni, sul palco insieme ai due vice Antonio Tajani e Matteo Salvini, e Maurizio Lupi di Noi moderati.

Per Giani qualche tentennamento nella compattezza della coalizione si è registrato solo prima della scelta definitiva della candidatura, con il Movimento 5 stelle restio ad appoggiare un governatore al quale faceva opposizione dal 2020. Poi le ragioni dell'unità hanno prevalso e anche il M5S ha fatto la sua parte in una campagna elettorale che, anche se in ordine sparso e su palchi diversi, ha visto la presenza in Regione di tutti i leader del centrosinistra. Nel 2020, Giani ha vinto con il 48,62% e oltre 8 punti di scarto sull'allora sfidante Susanna Ceccardi, della Lega, rimasta ferma al 40,46%. Un risultato raggiunto con il 62,60% di affluenza tra gli aventi diritto, cifra da capogiro se paragonata ai numeri di oggi. Tomasi ha votato al seggio di via Roccon Rosso a Pistoia, insieme alla moglie e ai figli di 11 e 12 anni. "Ci tengo molto che i miei figli partecipino, insieme a mia moglie a questa festa democratica. Sono contento, mi hanno sempre accompagnato, hanno subito gli effetti della campagna elettorale, quindi è giusto che stiano con me in questo momento importante".

L'uscente Giani vota a Sesto Fiorentino con sua moglie Angela. Piccolo siparietto calcistico:all'uscita dalla sede del seggio è stato anche informato da alcuni cittadini sestesi dell'infortunio subito ieri sera nel corso della partita Estonia-Italia dall'attaccante azzurro e della Fiorentina, Moise Kean, chiedendo ragguagli sull'entità dello stop fisico del centravanti gigliato. Giani da sempre è un sostenitore viola, ed è fra le persone che hanno contributo alla ricostituzione del club gigliato dopo il fallimento dell'estate. Sul voto toscano piomba anche il fattore Vannacci.

L'europarlamentare della Lega si è lasciato andare a una battuta sulle lacune in geografia di Giani: "Prima il dovere, come sempre! Domenica con la famiglia, con mia moglie e con le mie adorare figlie ma prima il dovere, come sempre! Perché i diritti, senza doveri, sono mere utopie. Ah dimenticavo, sono in Toscana e non rischio di sconfinare in Lombardia" ha commentato sui propri canali social il generale, poi eletto al Parlamento europeo col partito guidato da Matteo Salvini.

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