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"La aiuto a portare la spesa?". Clandestino stupra 75enne

L'irregolare si offriva, in cambio di qualche spicciolo, davanti a un supermarket. Arrestato, viene da un Cara

"La aiuto a portare la spesa?". Clandestino stupra 75enne

È uscita dal supermercato e ha accettato l'aiuto di un giovane extracomunitario che si è offerto di aiutarla a trasportare a casa le buste della spesa, ma è stata picchiata selvaggiamente e violentata più volte. Lei, una donna di 75 anni, ha trovato la forza di denunciare e fornire ai carabinieri una dettagliata descrizione dell'aggressore, che è stato fermato poco dopo. È accaduto a Gioia del Colle, poco meno di 30mila abitanti, una quarantina di chilometri da Bari, dove i carabinieri hanno bloccato un nigeriano di 26 anni: i militari lo hanno rintracciato proprio vicino a quel supermercato, chiedeva l'elemosina ai clienti come se niente fosse.

Gli investigatori non ci hanno messo molto a ricostruire questa drammatica vicenda grazie al racconto dell'anziana, che è stata ricoverata in gravi condizioni all'ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti ma è riuscita a fornire elementi decisivi per le indagini. Secondo quanto emerso fino a questo momento, la 75enne si è recata al supermercato per fare la spesa e quando è uscita si è imbattuta nel nigeriano: a quanto pare è un personaggio noto nei dintorni perché sosta abitualmente dinanzi al negozio per chiedere qualche spicciolo e offrire una mano per il trasporto dei pacchi. E così ha fatto qualche questa volta. La donna, probabilmente affaticata per il gran caldo, ha accettato di essere aiutata nel trasporto delle buste della spesa: i due si sono incamminati verso casa dell'anziana, poco distante dal supermercato. Ma appena lei ha inserito le chiavi nella toppa della porta d'ingresso è scattata la feroce aggressione: il nigeriano ha spinto la 75enne all'interno, l'ha picchiata e l'ha ripetutamente violentata; poi è andato via, ma non si è allontanato di molto: al contrario, è tornato esattamente dov'era, dinanzi al supermercato. La donna, nonostante le ferite, ha telefonato al figlio e ha chiesto aiuto. Sono scattati i soccorsi, è arrivata l'ambulanza, l'anziana è stata ricoverata in ospedale dove le sue condizioni sono giudicate gravi. Nello stesso tempo sono cominciate le indagini. Che si sono concluse rapidamente con il fermo dell'extracomunitario.

Quanto accaduto a Gioia del Colle ricorda in parte la feroce aggressione compiuta l'11 novembre del 2013 a Torre a Mare, quartiere del litorale Sud di Bari, dove una donna di 60 anni fu violentata e uccisa da un altro nigeriano ospite del Cara. L'uomo, Donald Nwajiobi, 21 anni, fu arrestato dalla polizia ed è stato condannato all'ergastolo al termine del processo d'appello. Secondo quanto emerso dalle indagini e accertato dai giudici, l'assassino si apposto' vicino alla villetta della vittima: la donna stava rientrando dopo aver fatto la spesa, quando aprì la porta di casa fu spinta all'interno dal 21enne che la violentò e uccise con un paio di forbici. In primo grado il killer fu condannato a 30 anni, ma la sentenza è stata riformata in appello e i giudici hanno inflitto il carcere a vita.

Da tempo in Puglia la questione sicurezza si intreccia con il problema immigrazione. Recentemente sono stati sgomberati due ghetti di braccianti nelle campagne di Capitanata, in provincia di Foggia, dove è particolarmente radicato lo sfruttamento di manodopera. Ma c'è tensione anche nei grandi centri urbani. A Bari crescono i timori nelle zone centrali: pochi giorni fa in piazza Umberto, nei pressi della stazione, gruppi di extracomunitari si sono affrontati a colpi di bastone tra i passanti. I riflettori degli investigatori sono puntati sulla mafia nigeriana.

Che controlla lo sfruttamento della prostituzione e lo spaccio di droga, ma ha messo le mani anche sul racket dell'elemosina utilizzando decine di migranti dinanzi ai supermercati: chiedono spiccioli e versano una quota alla cosca.

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