Alberghi e Cie al completo, la città diventa la «Lampedusa del Nord»

Alberghi e Cie al completo, la città diventa la «Lampedusa del Nord»

Mondovì (Cuneo)La città di Mondovì - 35 mila anime in provincia di Cuneo, in Piemonte - si candida a diventare la «Lampedusa del Nord d'Italia», accogliendo profughi ed immigrati non solo nei centri d'accoglienza e negli alberghi che hanno accettato di concedere le loro stanze - sotto ricompensa statale - ma anche aprendo la porta di casa per offrire vitto ed alloggio a chi ne fa richiesta. A promuovere l'iniziativa è stato il vescovo, monsignor Luciano Pacomio, preoccupato perché la diocesi monregalese non ha più centri di accoglienza disponibili per i 300 nuovi profughi che, secondo la Prefettura di Cuneo, dovrebbero arrivare in città nei prossimi giorni. Per questo, monsignore ha lanciato l'appello umanitario, al quale hanno già risposto almeno una decina di famiglie e per chi è disposto a dare un'assistenza, sarà riconosciuto un indennizzo di 900 euro al mese. Non pochi, visto che c'è già chi si è detto pronto, per quella cifra - fuori dal mercato immobiliare del monregalese - ad affittare pure un alloggio. E su questa disponibilità nasce il dubbio che più della carità cristiana, a spingere i monregalesi ad accogliere i profughi siano le difficoltà economiche. È lo stesso Davide Oreglia - responsabile della Caritas di Mondovì - a manifestare qualche dubbio su questo tipo di offerta. «Credo che tra le disponibilità ad ospitare ce ne sia più di una figlia della crisi - commenta - ma non è lo spirito con cui si dovrebbe accoglie: prendere in casa un profugo è accettare un cammino di condivisione». Un cammino che però non è condiviso da molti e che ha suscitato non pochi mal di pancia. Il primo a mostrare qualche perplessità, è il sindaco della città del Belvedere, Stefano Viglione del centrodestra, che spiega: «Il nostro territorio ospita già numerosi profughi e già a loro è difficile trovare il modo di garantire integrazione. Anche perché le norme non permettono loro di avere un regolare contratto di lavoro. L'appello di monsignor Pacomio evidenzia una situazione di grave emergenza ma non si possono scaricare sulle comunità problemi che andrebbero affrontati a livello di Governo». Anche su Facebook si è scatenata la rivolta dei monregalesi e c'è chi parla di «razzismo al contrario».

Più diretto il segretario provinciale della Lega Nord, Giorgio Bergesio che chiede: «che i 900 euro per ospitare i profughi siano destinati a sostentare gli italiani in difficoltà».

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