Alfieri, il 25enne con la terza media che ha sconvolto il calcio e il basket

L'imprenditore vendeva crediti farlocchi. Il Brescia verso la serie C, Trapani nei guai

Alfieri, il 25enne con la terza media che ha sconvolto il calcio e il basket
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Tasse, crediti, truffe e penalizzazioni. Dal calcio alla pallacanestro, dalla serie B alla legabasket, lo sport italiano finisce nel caos e il convitato di pietra si chiama «Gruppo Alfieri Spv». Sarebbe stata la srl - che ha un capitale sociale di soli 25mila euro ma vanta la sede in uno dei palazzi più costosi al mondo in via Monte Napoleone a Milano - ad aver venduto alle società calcistiche di Brescia e Trapani e alla squadra di basket Trapani Shark crediti d'imposta per oltre tre milioni rivelatisi nulli dopo le verifiche dell'Agenzia dell'Entrate.

Il terremoto è servito: il Brescia, subito dopo aver evitato sul campo i playout di serie B e a poche ore dalla cessione della società del presidente Massimo Cellino, va verso una penalizzazione di quattro punti in classifica e rischia ora una clamorosa retrocessione in serie C, con tanto di -4 anche nella prossima stagione. Stessa situazione per il Trapani Calcio, che sarà penalizzato di altrettanti punti in serie C ma in questo caso senza stravolgimenti di classifica. Proprio ieri la Procura federale della Figc ha deferito al Tribunale federale nazionale le due società per le violazioni nel versamento delle ritenute Irpef e dei contributi Inps. Ma per il patron della squadra siciliana Valerio Antonini le rogne sono persino maggiori, perché le stesse irregolarità sono state riscontrate anche per Trapani Shark, l'altra sua creatura sportiva.

Mentre la neopromossa in A di basket disputava una stagione sorprendente ai vertici del campionato, i vertici della società si affidavano infatti a quello stesso «Gruppo Alfieri Spv» per pagare le tasse all'erario. La mannaia è arrivata puntuale anche dalla Federazione Italiana Pallacanestro: quattro punti di penalizzazione in classifica nella stagione sportiva 2025/2026. Dalla Lombardia alla Sicilia, a distanza di mille chilometri, la denuncia dei due patron è la stessa: «Siamo stati truffati». E diventa anche la difesa nelle sedi competenti. A Brescia, infatti, lo scorso febbraio il club ha acquistato dal Gruppo Alfieri crediti di imposta in ambito Iva per 2,4 milioni di euro a fronte di un pagamento di circa 2 milioni. Negli uffici della FC Trapani 1905, invece, le operazioni con lo stesso modus operandi sarebbero state effettuate per un ammontare di circa 700mila euro.

Ma com'è stato possibile affidarsi ad una società che vendeva crediti fantasma? Al momento resta un mistero. Anche perché la srl (che in realtà in via Monte Napoleone ha sede solo sulla carta) sarebbe amministrata da un classe 2000 con la terza media, la cui famiglia vive in un prefabbricato post-sisma del 1980 donato dall'Austria a Serino, paesino di 6mila anime in provincia di Avellino. A dispetto del suo curriculum, Gianluca Alfieri amministra anche un'altra società: la Stellato srl, che opera dal 2024 con un capitale sociale di 700mila euro ma che risulta inattiva.

Il 25enne risulta irraggiungibile, anche ai conoscenti nel suo paese d'origine; qualcuno rivela che da tempo si era trasferito al Nord, altri sono convinti che sia finito in un giro più grande di lui tanto da diventare prestanome. Di certo il sistema potrebbe essere molto più grande e le indagini condotte dal fisco e dalla Guardia di Finanza potrebbero far tremare altri pezzi di sport italiano.

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