Cronache

Allarme 007: "Con pandemia impennata di fake news"

Fake news, attacchi hacker contro target pubblici, azioni speculatorie arrivate da oltre confine

Allarme 007: "Con pandemia impennata di fake news"

Fake news, attacchi hacker contro target pubblici, azioni speculatorie arrivate da oltre confine. Tre tra le minacce in evidenza nella relazione annuale al Parlamento dell'Intelligence Dis, Aise e Aise, tutte «danni collaterali» della pandemia. Che vede le mafie in prima fila nel «tentare di intercettare i finanziamenti, nazionali ed europei, connessi ai piani di rilancio».

I nostri 007 inquadrano le «fake news» tra le minacce «ibride», puntando il dito contro «l'impennata di campagne disinformative» registrata con l'arrivo della pandemia. E di «infodemia» parla la nostra intelligence per definire la «elevatissima produzione di fake news e narrazioni allarmistiche, sfociate in un surplus informativo di difficile discernimento per la collettività». Nel mirino anche i social network che tendono spiegano gli 007 - «a creare un ambiente autoreferenziale ed autoalimentante», e a polarizzare l'informazione alimentandone «la percezione parziale e faziosa». È emerso anche l'utilizzo «combinato, da parte dei principali attori ostili di matrice statuale, di campagne disinformative e attacchi cibernetici, volti a sfruttare l'onda emotiva provocata dalla crisi sanitaria, nel tentativo di trasformare la pandemia in un vantaggio strategico di lungo termine», anche «attraverso manovre» che mirano a «influenzare l'opinione pubblica e i processi decisionali nazionali».

Quanto agli attacchi informatici, la relazione ricorda gli sforzi di «contenimento» della minaccia, cresciuta con la pandemia, in buona parte orientata contro obiettivi pubblici, soprattutto amministrazioni locali. Nel mirino degli hacker, le «opportunità» offerte dal «massiccio ricorso al lavoro agile», i dati sensibili degli ospedali e dei centri di ricerca al lavoro per vaccini e terapie anti-Covid. Sempre gli 007 rimarcano i tentativi arrivati dall'estero di «conseguire posizioni di leadership commerciale e tecnologica in aderenza ad obiettivi ed indirizzi di carattere geopolitico» con azioni «di tipo predatorio/speculativo» verso imprese dal ricco know-how messe in ginocchio dalla crisi legata alla pandemia.

Un rischio, ricorda ancora la Relazione, che si è riversato anche nel settore delle Tlc, campo nel quale, col varo del 5G, gli 007 hanno osservato «le articolate strategie di attori esteri interessati a penetrare e consolidare la propria presenza nel mercato italiano».

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