Il Covid può danneggiare i polmoni anche di chi non ha mai accusato sintomi o al massimo ha avuto una leggera febbriciattola ed è risultato negativo al tampone. L'ultima anomalia è stata evidenziata da Mario Balzanelli, presidente nazionale della Sis 118, la Società scientifica dei medici di emergenza, che opera su Taranto. Il medico ha riscontrato attraverso una tac, in pazienti negativi al tampone e con sintomi sfumati, vere e proprie polmoniti interstiziali del tutto analoghe a quelle dei pazienti Covid. «Ecco perché parlo di casi di Covid-like spiega - sono del tutto simili a Covid ma senza che il virus emerga dal tampone. Talvolta lo scoviamo solo nel liquido del lavaggio bronco-alveolare. Il virus è sceso, lo dobbiamo cercare più in profondità». Il medico racconta che negli ultimi tempi sono stati segnalati «troppi di questi casi misteriosi» e in queste settimane post lockdown a Taranto «abbiamo visto sempre meno pazienti positivi, invece questi casi simil-Covid sono aumentati e sono tutti uguali. Un popolo che sfugge alle classifiche ma che, dal punto di vista clinico, è identico ai casi di coronavirus. E fanno scattare un allarme». Non troppo allarmato però è Fabrizio Pregliasco, virologo e direttore sanitario dell'istituto Galeazzi di Milano. Lui conosce bene il problema perché è co-autore di un articolo pubblicato di Radiology assieme ad alcuni colleghi di Codogno dove viene descritta proprio una situazione analoga: persone praticamente asintomatiche, con tampone negativo, ma con la polmonite interstiziale.
Lo studio. A Codogno, prima zona rossa d'Italia, dopo la fine del blocco, ben 170 cittadini si erano sottoposti a una radiografia polmonare per verificare se in qualche modo avessero incontrato il virus anche senza aver fatto la malattia in modo conclamato. Solo alcuni di loro avevano avuto qualche linea di febbre, ma nel periodo invernale poteva essere attribuito a forme para-influenzali. Invece, non per tutti è stato così. In cento radiografie, cioè nel 59% dei casi, sono state riscontrate evidenti lesioni al polmone tipiche del Covid. I segni delle radiografie negli asintomatici non erano estesi come i sintomatici e l'ipotesi è che si trattasse di casi in via di risoluzione, persone che si trascinavano l'infezione da un po' di tempo. E per loro il tampone è risultato negativo. Il motivo? «Può darsi che l'esame sia stato fatto troppo in anticipo oppure ci possono essere stati anche dei falsi negativi» spiega il virologo. Insomma, il tampone non funziona se lo fai nei tempi sbagliati o se lo fai male, visto che bisogna adottare una tecnica precisa non alla portata di tutti. Resta però il nodo principale da sciogliere. Ma questi asintomatici con i polmoni interessati al Covid sono infettivi? «Certo aggiunge Pregliasco e proprio perché non hanno sintomi possono sfuggire ai controlli. Ad ogni modo, ogni sintomatologia che in qualche modo può ricordare Covid deve essere sorvegliata e indagata: abbiamo visto infatti che la strumentazione diagnostica può evidenziare anche seri problemi in pazienti che all'apparenza non hanno sintomi o li hanno solo sfumati. Sono casi preoccupanti, perché possono sfuggire».
Dunque, il mondo Covid non smette di sorprendere. Ma vedendo il bicchiere mezzo pieno, Pregliasco aggiunge: «Le cose che stiamo vedendo adesso, che pur ci inquietano, ci dimostrano che attualmente siamo in grado di controllare la malattia.
Inoltre il tampone negativo che emerge nei casi degli asintomatici non ci dice niente di nuovo: un test non ti risolve il problema, servono più indagini per arrivare a una diagnosi certa. Quando hai 180 di glicemia non è detto che tu abbia sicuramente il diabete».
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