Roma - «Noi facciamo il massimo, ma le risorse non bastano». Nel giorno in cui scattano i fermi dei presunti assassini di Desirée, il capo della polizia Franco Gabrielli prende posizione e chiede fondi e una strategia complessiva di contrasto al degrado delle città.
«In questi giorni si è contestata la mancanza di controlli, le periferie abbandonate. Le zone degradate si realizzano non solo perché manchino i controlli, ma perché le condizioni di alcuni pezzi di città favoriscono questo tipo di situazione. Noi il nostro lo facciamo. Polizia, forze dell'ordine in generale stanno cercando di fare la propria parte con risorse e organici che sono quelli che sono. In questo Paese c'è stata una stagione in cui si è pensato che le forze di polizia fossero troppe. È stato bloccato il turn over, ridotte le risorse. Siamo come un pronto soccorso chiamati a operare spesso quando la malattia si fa acuta. Ci sarebbe bisogno di più medicina preventiva». Poi un giudizio - positivo - sul ministro dell'Interno. «Salvini è un ministro rispettoso dei ruoli, delle funzioni e delle leggi di questo Paese. A volte c'è una rappresentazione del mio ministro un po' diversa rispetto alla condizione che viviamo al Viminale».
Un primo segnale di una seria inversione di tendenza potrebbe arrivare con il dl sicurezza. Un provvedimento su cui Forza Italia incalza il governo, chiedendo che le misure non vengano frenate e annacquate dai Cinque stelle.
«Il tema della sicurezza per Forza Italia non è negoziabile» sottolinea Annamaria Bernini. «Sull'incolumità dei cittadini non si scherza. Purtroppo in questi giorni il caso di Desirée segnala la drammaticità del problema generale del degrado urbano, con intere aree cittadine che sfuggono completamente al controllo dello Stato. Non possono più esistere queste zone grigie. Sosterremo qualsiasi decisione questo governo intenderà assumere per riportare seriamente e concretamente l'ordine in tutte le San Lorenzo d'Italia. Il provvedimento non deve essere un compromesso al massimo ribasso tra Lega e M5S» Gli emendamenti presentati saranno circa 100 e sono stati illustrati dalla stessa Bernini, da Maurizio Gasparri, Lucio Malan, Nazario Pagano e Luigi Vitali. «Non c'è alcuna intenzione ostruzionistica» spiega Gasparri «in 100 emendamenti su un provvedimento di 40 articoli. Il tempo per discutere nel merito c'è». Tra le proposte, continua Gasparri, «c'è l'abolizione del permesso di soggiorno per motivi umanitari, il coinvolgimento con un parere obbligatorio dei sindaci sull'accoglienza dei migranti, la detrazione totale delle spese per la sicurezza nelle case». Forza Italia spinge soprattutto sul tasto dell'aumento delle risorse e sulle assunzioni, anche per i vigili del fuoco e le polizie municipali. Da segnalare anche la richiesta di estendere l'uso del taser.
Gasparri presenterà un emendamento per l'abolizione del reato di tortura. «Ovviamente la nostra intenzione non è dare mano libera agli abusi. Siccome noi e la Lega eravamo contrarissimi, vediamo cosa pensa la Lega di questa nostra richiesta».
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