Allarme giovani in Europa: contagi in crescita. Spagna sopra quota mille, mai così da maggio

A Madrid +400% in una settimana e anche Berlino inizia a preoccupare

Allarme giovani in Europa: contagi in crescita. Spagna sopra quota mille, mai così da maggio

La movida, la spiaggia, la voglia di normalità, di vita sociale e vita notturna dopo mesi di lockdown. Ma soprattutto l'estate che non si vuol vedere scivolare via senza divertimento, che spesso, soprattutto a una certa età, fa rima con avvicinamento - fisico - piuttosto che con il distanziamento necessario ai temi del Covid. Sul banco degli imputati per una recrudescenza del virus in Europa ora finiscono i giovani. Il direttore dell'Organizzazione mondiale per l'Europa, Hans Kluge, lancia l'allarme: potrebbero esserci proprio loro all'origine di un nuovo aumento di casi di coronvirus e dei picchi registrati di recente nel Vecchio Continente. «Stiamo ricevendo segnalazioni da diverse autorità sanitarie di una percentuale più elevata di nuove infezioni tra i giovani». «È facile comprendere che non vogliano perdere l'estate - spiega Kluge, ammettendo di capire anche perché padre di due ragazze - Ma i giovani hanno una responsabilità verso se stessi, i genitori, i nonni e le loro comunità. Ora sappiamo come adottare comportamenti sani, quindi sfruttiamo queste conoscenze». Da qui la riflessione su come evitare che un'intera fascia della popolazione, convinta di essere al riparo dalle conseguenze più gravi del virus, dimentichi di osservare le regole anti-Covid: «Il segnale è abbastanza forte per ripensare a come coinvolgere meglio i giovani»

La preoccupazione cresce mentre l'Europa continua a registrare dati e storie poco confortanti. Dalla Bosnia arriva la notizia della morte del ministro per i veterani e i disabili, Salko Bukvarevic. A una settimana dalla sua positività e dal ricovero per polmonite e problemi respiratori, il ministro è deceduto all'età di 53 anni. La Bosnia ha registrato circa 11mila casi e 297 morti. Neanche l'Est del continente non fa dormire sonni tranquilli.

Ma l'osservata speciale resta la Spagna. I contagi sono tornati a oltre mille al giorno (mai così male da maggio), a quota 1.153. E a Madrid i contagi si sono quintuplicati in una settimana. Lunedì 20 luglio il bilancio settimanale nella capitale era a 269 casi, martedì 28 è salito a 1.381, un aumento del 413%. Per questo torna l'obbligo di mascherina all'aperto e al chiuso e il divieto di assembramenti da oltre dieci persone.

Anche in Germania il trend continua a mostrarsi

preoccupante, come lo ha definito il Robert Koch Institut. I numeri sono in crescita e nelle ultime ventiquattrore i nuovi casi sono stati 684, rispetto a una media giornaliera che la scorsa settimana era fra i 300 e i 400 casi.

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