Le alleanze degli animalisti: "Mai con Pd e M5s"

Presentato il programma: sgravi fiscali per le spese del veterinario e stop alla macellazione

Le alleanze degli animalisti: "Mai con Pd e M5s"

Milano - Il movimento animalista inizia a scegliere gli alleati. E depenna subito Pd e M5s: entrambi hanno preso decisioni in netto contrasto con il programma degli animalisti che ha uno dei punti cardine nell'indizione di un referendum per l'abolizione totale della caccia.

I colpi più duri sono per i renziani: «Noi siamo il partito dei diritti e dei valori perciò non possiamo metterci con il Pd che ha messo in calendario il biotestamento strumentalizzando i morti per fini elettorali - ha attaccato Michela Vittoria Brambilla, capo degli animalisti riunitisi ieri a Milano nello Spazio Cairoli - e poi non ha ancora posto fine all'abbattimento dei lupi né fermato gli abbattimenti senza stordimento che ancora si praticano in 200 allevamenti italiani». Le bordate non sono finite: «Con il 30% di italiani che secondo l'Istat è a rischio povertà e 7,5 milioni di persone che vivono in zone a rischio idrogeologico credo che le priorità non possano essere ius soli e biotestamento» ha sottolineato Brambilla.

Ce n'è anche per i grillini: «Con loro non sono possibili alleanze primo perché non si alleano con nessuno - ha precisato la portavoce animalista - e poi perché a Torino sta per aprire un nuovo zoo, speravamo che non succedesse più».

Lo schieramento con il centrodestra pare dunque l'unica opzione rimasta, anche se Brambilla ha dichiarato che «il movimento ambientalista correrà in tutte le competizioni locali e nazionali con il proprio simbolo». Per i suoi sostenitori la strada deve raggiungere alcune tappe come il riconoscimento in Costituzione degli animali come esseri senzienti. Questa modifica causerebbe «un cambiamento a cascata di tutta una serie di norme come l'irrigidimento delle sanzioni contro i bracconieri» spiega Brambilla davanti a una platea di una settantina di persone.

Altri punti imprescindibili sono un referendum per abolire del tutto la caccia «perché gli italiani sono stufi di non poter godere del verde senza il rischio che qualcuno in mimetica spari ai figli o al cane».

La richiesta di sgravi fiscali per le spese mediche degli animali e la fine della macellazione rituale: «Noi rispettiamo la libertà religiosa, ma loro devono rispettare la nostra sensibilità:

trovare un punto di incontro è fondamentale». E le azioni concrete da realizzare indicate dagli animalisti comprendono anche un miglior utilizzo degli 1,5 milioni messi a disposizione dal governo per il censimento dei lupi.

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