In Alsazia con il Giornale

Viaggio con i lettori dal 27 al 30 novembre accompagnati dal caporedattore Barberis. Quattro giorni in un'Europa antica che si è modernizzata senza rinnegare le tradizioni

In Alsazia con il Giornale
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Anche la politica, come la religione, necessita di spazi solenni per esprimersi nella sublimazione dei propri riti secolari. A Strasburgo, in Francia, la sede del Parlamento europeo può essere paragonata a una cattedrale maestosa che colpisce il visitatore per la vastità del suo nucleo più rappresentativo: l'emiciclo che riunisce tutti i mesi in seduta plenaria i 720 parlamentari eletti nei 27 Paesi membri.

Il tour al Palazzo "Louise Weiss" sarà uno dei momenti più emozionanti del viaggio aperto ai lettori del Giornale, in programma da giovedì 27 novembre fino a domenica 30. Come responsabile della politica, avrò l'onore di condividere quattro giornate con i sostenitori autentici e affezionati del nostro quotidiano, uomini e donne eroici che ogni mattina ci leggono sull'edizione cartacea e sulle copie digitali. Eroici, perché dal 1974 leggere il Giornale resta una scelta di campo netta, spesso avversata da una parte della società che ridicolizza i valori liberali, conservatori e cattolici in nome di un progressismo muscolare alimentato da snobismo e disprezzo.

Il viaggio di novembre vuole costituire anche una boccata d'aria dinanzi a un clima politico sociale sempre più inquinato e violento. Le tappe dell'itinerario ci condurranno attraverso un'Europa antica che si è modernizzata senza rinnegare le tradizioni, nonostante le dure prove imposte dalla storia. L'Alsazia è una terra incantata che ha saputo preservare borghi medievali che hanno persino ispirato gli illustratori della Disney, alla ricerca di un villaggio da favola dove ambientare il lungometraggio animato La Bella e la Bestia. Ha solo 1.200 abitanti ma è conosciutissimo nel mondo: si chiama Riquewihr. Ci faremo tappa.

Rivivremo la storia di una terra di frontiera, contesa nei secoli da Francia e Germania con un'estenuante scambio di terre concluso soltanto nel 1945 con la fine della Seconda guerra mondiale. Da allora l'Alsazia è tornata ad essere a titolo definitivo una provincia francese e francofona che si è riappropriata della sua identità storica che iniziò a vacillare nel 1870 con il passaggio al Reich tedesco, dopo la guerra franco-prussiana. Anche i due grandi conflitti mondiali la scompaginarono: nel 1919 ritornò alla Francia vincitrice con il Trattato di Versailles e nel 1940 fu invasa dai panzer di Hitler che la occuparono per altri cinque anni. La Francia capitolò in poche settimane. Fu la fine della nazione libera ma anche della Terza repubblica rissosa e ingovernabile che riuscì a farsi trovare senza governo con il nemico alle porte. A Parigi si dormivano sonni tranquilli, malauguratamente, per la protezione assicurata dalla Linea Maginot, la rete di fortificazioni che sembrava invalicabile. Si dimostrò invece del tutto inutile. La visiteremo a Hunspach dove ci aspetta il Forte di Schoenenburg, un reticolo sotterraneo di 3 chilometri, emblema tragico di quell'Europa democratica sfinita che venne travolta dalla Wehrmacht prima di risorgere nel 1945. E poi avviare il grande miracolo dell'Europa unita.

Tanta storia e tanta politica, due temi che appassionano i nostri lettori, attenti alle vicende di oggi senza perdere la visione dei grandi processi epocali. Ma anche momenti di svago a neppure un mese dal Natale, in un'area dove la festa della cristianità è particolarmente sentita.

Visiteremo i mercatini in tre città particolarmente suggestivi che ci proietteranno nel clima della Natività: Lucerna (Svizzera) sulle sponde del Lago dei Quattro Cantoni; Colmar (Francia) solcata da vicoli e canali; Friburgo (Germania) centro storico medievale della Foresta Nera. Partenza e arrivo da Milano.

Per informazioni telefono: 0250071217; mail: viaggidelgiornale@ gattinoni.it

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