Francesca Angeli
Riaprire i reparti chiusi per i tagli negli ospedali già attivi se i casi di Covid-19 che richiedono ricovero aumentassero al punto da saturare i posti letto a disposizione. «L'Italia ha tanti ospedali che hanno piani chiusi, per via di accorpamenti che sono stati fatti con il ridimensionamento sanitario», afferma Angelo Borrelli commissario per l'emergenza Coronavirus. Riaprire questi reparti sarebbe l'ipotesi più praticabile e veloce in caso di bisogno.
Un'ipotesi condivisa dal viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri. «Usiamo gli ospedali che abbiamo -dice Sileri che conferma la sua perplessità all'idea di creare strutture ad hoc per affrontare l'emergenza coronavirus.
Borrelli però conferma pure che sono preparati anche allo scenario successivo. «Se dovesse esserci l'emergenza siamo pronti a gestire anche con le strutture temporanee», spiega Borrelli. Nei piani della Protezione civile c'è comunque anche la possibilità di costruire ospedali da campo all'esterno delle strutture sanitarie già operative. Una fase due che è prevista dalle simulazioni ma per il momento non è ancora sul tavolo così come, aggiunge Borrelli l'eventuale «censimento di chiunque entri ed esca dall'Italia».
Sono già state create piccole strutture «agili» per la differenziazione dei casi al di fuori della strutture sanitarie. «Sono 283 le strutture di pre-triage davanti agli ospedali» conferma Borrelli.
Ma i numeri continuano a salire in modo vertiginoso. In totale dall'inizio dell'emergenza sono risultate positive al coronavirus 1.694 persone. Un numero che comprende anche 83 pazienti guarite e 34 deceduti. Dunque al momento i contagiati sono 1.577.
Quasi la metà hanno avuto bisogno del ricovero: il 41 per cento del total, 639 pazienti.
I tamponi effettuati in Italia sono davvero molti rispetto a quelli eseguiti in altri paesi Ue: 21.127. I pazienti ricoverati con sintomi sono aumentati di oltre 200 unità rispetto a sabato. Di questi 140 sono in terapia intensiva, mentre 798 duque la maggioranza sono asintomatici e si trovano in isolamento domiciliare fiduciario. I decessi sono 34 ma Borrelli ha tenuto aspecificare che questo numero avrà bisogno di una conferma definitiva da parte dell'Iss.
É sempre la Lombardia a detenere il primato dei contagi: 984, più 369 rispetto a sabato 29 febbraio. I morti sono 24, i guariti 73.
Anche l'assessore al Welfare Giulio Gallera ha confermato la volontà di potenziare la rete dei posti letto anche attraverso la collaborazione la sanità privata. «Stiamo lavorando per la costruzione della rete ospedaliere dedicata al fenomeno Covid-19, una rete che andrà ad ampliare i posti in terapia intensiva, che ad oggi ci sono ma che è giusto rafforzare», ha spiegato Gallera.
L'assessore ha poi in particolar rivolto un appello alla popolazione più anziana.
«Il messaggio che diamo oggi è che le persone sopra i 65 anni rallentino le loro relazioni perché sono la categoria più a rischio - avverte Gallera - Per questo ci stiamo accordando con i comuni per attivare piani di sostegno a queste persone in modo tale che restino il più possibile nel loro domicilio. La loro collaborazione potrà essere risolutiva». Si pensa anche ad una consegna dei pasti in casa. E ancora anticipazione delle lauree in teleconferenza per gli infermieri in modo da aver subito rinforzi.
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