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Altro colpo a Conte: gli ex 5 Stelle corteggiano Dibba

Di Battista ha pubblicamente lodato la componente degli ex grillini. Che ora sperano di portarlo dalla loro parte, rovinando i piani a Conte

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Gli ex del Movimento 5 Stelle cercano il colpo grosso: ottenere la benedizione di Alessandro Di Battista, visto che entro la fine di settembre è atteso l’annuncio sul suo futuro. Una mossa che darebbe la spinta mediatica e politica per lanciare il nuovo partito dei fuoriusciti dal M5S. In pratica uno scacco a Giuseppe Conte, che intanto fa fatica a riorganizzare i pentastellati. Al momento nulla è stato concluso. Ma nelle ultime settimane i parlamentari della componente L’Alternativa c’è (Ac), formata proprio dai fuoriusciti dal Movimento, stanno dialogando con Dibba.

Scambi di elogi

Un confronto proficuo, incentrato sui temi politici. I segnali della vicinanza iniziano a essere pubblici: appena qualche giorno fa, Di Battista ha pubblicato un post in cui elogiava i deputati di Alternativa c’è per la mozione depositata a favore di Julian Assange, in cui viene chiesto lo status di rifugiato politico per il fondatore di WikiLeaks. Un plauso con contorno di attacco frontale al Movimento, il suo vecchio tetto politico, che ha “dimenticato” la battaglia per Assange.

Dalle parti di Alternativa c’è, la cosa non è passata inosservata: è stata predisposta una card per il web con il post di Di Battista e la sua foto a campeggiare nell’immagine. Il senso del discorso, in privato, è chiaro: “Con lui condividiamo tutte le battaglie sui contenuti, dall’Afghanistan all'impegno pro-Assange. Con il punto fisso resta l’opposizione al governo Draghi”. L’apporto dell’ex parlamentare sarebbe importante per provare a convincere all’ingresso in squadra altri ex grillini abbastanza noti, come il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra, l’ex ministra del Mezzogiorno, Barbara Lezzi, e l’ex sottosegretario all’Economia, Alessio Villarosa.

Il colpo a Conte

L’avvicinamento di Dibba verso gli ex del Movimento, d’altra parte, è un duro colpo per Conte. L’ex avvocato del popolo ha sempre corteggiato Di Battista, usando parole al miele nei suoi confronti. “Voglio assolutamente coinvolgerlo nel nuovo M5S”, diceva Conte già a giugno, nonostante l’avversione di molti big nei confronti di Dibba, spesso attaccato nelle chat grilline per le sue posizioni. Per l’ex presidente del Consiglio era importare mostrare che la sua leadership non nasce in contrasto con i principi e i volti del Movimento degli esordi.

E Di Battista incarna il perfetto identikit del grillino duro e puro, come testimoniano le votazioni degli Stati Generali, secretate dai vertici pentastellati come rivelato da IlGiornale.it nei giorni scorsi. Ma gli inviti non sono sufficienti: le strade si allontanano minuto dopo minuto. Peraltro, sulla questione l’ex deputato è stato chiaro: non vuole far parte di un soggetto che sostenga l’esecutivo Draghi. Inoltre non è intenzionato allo stravolgimento delle regole interne, di fatto già avviato nell’era contiana.

Il progetto alternativo va avanti

Di sicuro L’Alternativa c’è, sotto la spinta dei deputati Pino Cabras e Andrea Colletti, sta accelerando sul progetto. In un’assemblea organizzata nei giorni scorsi, l’appello è quello di costruire un soggetto “il più possibile allargato, collaborativo e inclusivo entro il perimetro delle forze che realmente e fortemente avversano il governo Draghi e il sistema di cui esso è espressione”. In questo senso “una speciale attenzione sarà da porre a realtà civiche, associazioni e comitati che già autonomamente si muovono sui territori, non per inglobarli ma per instaurare con essi una collaborazione sui temi che possa risultare in un pieno sostegno alle relative istanze”.

Il tutto in attesa del “sì” di Di Battista.

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