New York I democratici mantengono il controllo della Louisiana nonostante l'impegno del presidente Donald Trump per cercare di rovesciare il risultato che già quattro anni fa portò alla vittoria del governatore John Bel Edwards. Un successo di particolare importanza, secondo l'Asinello, perché interpretato come un referendum non solo sullo stesso tycoon, ma anche sul caso di ipotesi di impeachment che sta monopolizzando l'attenzione politica americana. Sebbene, guardando i numeri, in realtà i repubblicani hanno abbattuto della metà il divario tra il vincitore e il proprio candidato rispetto alle elezioni del 2015.
Edwards ha sconfitto il rivale del Grand Old Party Eddie Rispone con il 51,3% contro il 48,7%, e resta l'unico democratico governatore di uno stato del profondo sud degli Usa. Un successo di misura che chiude una battaglia accesa fin dalle primarie e conclusasi con il ballottaggio, deciso da alcune migliaia di voti. Rispone ha fondato la sua campagna elettorale in particolar modo sull'appoggio di Trump, che nel 2016 ha conquistato la Louisiana con uno scarto di 20 punti percentuali sulla rivale Hillary Clinton. E il Commander in Chief si è impegnato personalmente tenendo ben tre comizi nello stato per sostenere il repubblicano, 70enne uomo d'affari multimilionario cresciuto nel settore edile, un conservatore anti-establishment estraneo alla politica fino al momento della sua discesa in campo. Per i detrattori del presidente il risultato è un importante campanello d'allarme in vista della sua corsa per la rielezione alla Casa Bianca. In particolare perché viene dopo il risultato del Kentucky - altro stato vinto da Trump alle ultime elezioni - dove meno di due settimane fa il candidato dem Andy Beshear ha superato in una sfida all'ultimo voto il governatore repubblicano uscente Matt Bevin. Per i sostenitori di The Donald, invece, le tornate elettorali in Kentucky e Louisiana non hanno nulla a che fare con il suo gradimento, sottolineando che Bevin era uno dei governatori meno popolari del paese, e Rispone un neofita relativamente sconosciuto che affrontava un politico popolare nel suo stato. Intanto, sul fronte dei candidati democratici a Usa 2020, il sindaco dell'Indiana Pete Buttigieg ha staccato gli avversari allungando il passo in Iowa, lo stato che apre la stagione delle primarie con il caucus del 3 febbraio. Secondo un sondaggio di Cnn, Des Moines Register e Mediacom, Buttigieg è primo con il 25% dei consensi, e ha guadagnato 16 punti percentuali rispetto alle rilevazioni effettuate lo scorso settembre.
Per il secondo posto, invece, è battaglia tra due candidati progressisti, la senatrice del Massachusetts Elizabeth Warren con il 16% e il collega del Vermont Bernie Sanders al 15%, e l'ex vice presidente Joe Biden, anche lui al 15%.
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