Politica

Anche nella Milano di Sala buttate via le coperte dei clochard

Un servizio di Striscia documenta che anche nella Milano guidata da Sala venivano buttate via coperte e borse dei senzatetto

Anche nella Milano di Sala buttate via le coperte dei clochard

La sinistra, come da copione, non ha perso tempo a criticare il gesto del vice sindaco leghista di Trieste, Paolo Polidori, che ha buttato via alcune giacche e coperte dei senzatetto abbandonate per strada. Tra le voci che si sono sollevate contro di lui anche quella dell'assessore alle politiche sociali del capoluogo lombardo, Pierfrancesco Majorino: "A Milano nessuno dell’amministrazione si permetterebbe di rubare le coperte a un clochard, pensando di fare qualcosa di positivo per il decoro della città", ha sentenziato durante un pranzo per i senzatetto organizzato dai City Angels all’Hotel Principe di Savoia di Milano.

Majorino, però, predica bene e razzola male. Il piddino dimentica infatti che anche nella Milano di Sala, nel 2017, coperte, zaini, borse, documenti e avere vari dei clochard venivano buttati via ogni giorno dalla polizia locale con l’ausilio dell’Amsa (Azienda milanese servizi ambientali). A documentare il fatto è un servizio di Striscia andato in onda il 3 aprile nel 2017. Molte delle cose gettate via, inoltre, erano state donate solo alcuni giorni prima da alcuni enti benefici. Insomma, oltre al danno la beffa.

Nel video del Tg satirico interviene anche l'ex assessore alla sicurezza del comune di Milano targata Pd, Carmela Rozza, che rivendica lucidamente: "Tutte le mattine vengono buttati cartoni, materassi e indumenti vari". Insomma, una vera e propria pulizia. E anche ben strutturata e costante. Alla faccia dei clochard...

Sulla bagarre del caso Trieste si è espressa anche Silvia Sardone, consigliere comunale e regionale del Gruppo Misto: "Mi chiedo con che faccia i buonisti, i radical chic e numerosi esponenti della sinistra si esibiscano a chi è più indignato per il caso singolo di Trieste quando a Milano questa abitudine è ben più consolidata e costante, con addirittura gli operatori di Amsa costretti a queste attività quotidianamente".

Commenti