Anche un rap per dire no all'"ingiustizia infinita"

Anche un rap per dire no all'"ingiustizia infinita"

Roma, piazza Cavour. Nei giardini che danno ampio sfogo al gigante tardo-umbertino del Palazzaccio (alias Corte di Cassazione), si respira un'aria vagamente londinese. Sembra per un attimo di essere capitati davanti al celebrato speakers corner di Hyde Park, il luogo dove gli oratori (dilettanti) cercano il favore delle «folle». Un piccolo gazebo, un leggio. È tutto quel che serve per la maratona oratoria dell'Unione delle Camere penali per protestare contro la legge Bonafede che abolisce dal prossimo primo gennaio la prescrizione e definita dall'ex presidente delle Camere penali, Beniamino Migliacci, «distruttiva per il Paese». Alla maratona partecipano non soltanto avvocati (in sciopero da lunedì) ma anche molti rappresentanti del mondo politico. Che si sono messi dietro quel leggio per denunciare i rischi e le derive che una simile riforma (la legge Bonafede) porterebbe nel nostro sistema giudiziario.

«Questo capriccio - spiega il deputato di Forza Italia, Andrea Ruggeri, arrivato insieme con Stefania Craxi, Mariastella Gelmini, Giorgio Mulè - produrrà solo che un colpevole di reato vada in carcere diversi anni dopo; che una vittima, oltre al danno, patisca persino la beffa di attendere il suo giusto risarcimento diversi anni in più, e che un innocente, resti in eterno ostaggio di un processo ingiusto».

Anche il padre del disegno di legge che potrebbe fermare questo «scempio», ma che è bloccato in Parlamento, Enrico Costa commenta amaro l'insolita situazione. «Tanti parlamentari del Pd contestano Di Maio sulla prescrizione - dice -. E ne fanno un caso di coscienza ma quando votano si adeguano al diktat di partito e ne fanno quindi un caso di convenienza).

Il suo collega di partito (e cofirmatario del pdl che annullerebbe gli effetti della riforma Bonafede) Francesco Paolo Sisto si improvvisa rapper, e dalla piccola ribalta oratoria sciorina un refrain «È durato troppo poco questo spirito garantista!/ La poltrona appena in vista!/ muta anima e coscienza: eccezione poi licenza,/ dici e a fai tutto il contrario!» Oggi sarà la volta dei rappresentanti di Italia viva (tra cui Gennaro Migliore e Maria Elena Boschi). Già ieri Davide Faraone, capogruppo di Iv al Senato, aveva detto: «Pronti a votare con Forza Italia».

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