Coronavirus

Anna Ascani: "Un mese in quarantena con la paura dell'ospedale"

Il viceministro dell'Istruzione, risultata positiva al Covid-19, racconta la sua quarantena. E sulle misure scolastiche commenta: "Non c'è scritto da nessuna parte che ci sarà il 'sei politico'"

Anna Ascani: "Un mese in quarantena con la paura dell'ospedale"

"È stata una battaglia durissima, 31 giorni". Così, il viceministro dell'Istruzione, Anna Ascani, racconta la sua la sua lotta contro il Covid-19, da cui ora è guarita. Il tampone, infatti, è risultato negativo e oggi tornerà al Ministero.

La donna si è accorta di essere stata contagiata un mese fa: "Stavo male da due giorni- racconta al Corriere della Sera-e il 14 marzo il tampone ha confermato il contagio. All' inizio avevo solo un po' di febbre, che poi è salita fino a 39 e non andava giù. Poi sono arrivati dolori alle ossa e alla schiena. Sentivo in particolare la pressione sul petto". Non è chiaro dove sia avvenuto il contagio, ma "la quarantena immediata è stata la mia fortuna", perché ha evitato al ministro di infettare altre persone.

"Ho avuto paura- racconta Anna Ascani- Specie la notte, quando senti ancora di più il peso dell'isolamento. Dormivo con il saturimetro al dito: era la mia coperta di Linus, che mi dava sicurezza sul livello di ossigeno nel sangue". La paura più grande era quella finire in ospedale: "Era il mio terrore, perché soffro di asma fin da bambina".

Il ministro racconta di aver trascorso la quarantena, vissuta da sola a casa, leggendo libri, guardando la televisione e giocando "a Fifa, il calcio: ho vinto la Champions con l'Inter". "Ho letto la trilogia di Robert Harris su Cicerone- ha detto- era tanto che volevo farlo. Però leggere non è stato facile: serve concentrazione e questo virus ti spossa". A prendersi cura di lei "a distanza" c'era il fratello: "Il suo affetto è impagabile. Mi ha portato anche la Playstation. E lasciava la spesa fuori. Poi cucinavo io".

Nel corso della sua lotta contro il coronavirus, Anna Ascani, ha ricevuto "una valanga di affetto", da molti colleghi, anche dell'opposizione: "È stato fondamentale, perché il brutto di questo virus è che bisogna combatterlo da soli", commenta. E infatti, la cosa che più è mancata al ministro è stato "il contatto umano. Appena sentivo un rumore correvo allo spioncino per vedere se c'era qualcuno. Ma questa sensazione la stanno provando tanti italiani".

Sulle misure prese nei confronti degli studenti, il ministro recisa: "Non c'è scritto da nessuna parte che ci sarà il 'sei politico'. Abbiamo scritto che l'ammissione agli esami sarà generalizzata. Perché la situazione non ha consentito a chi era indietro di recuperare. Alle medie ci sarà un elaborato scritto e una valutazione del consiglio di classe. Il decreto dalla prossima settimana sarà in Parlamento e vedremo se sarà possibile fare modifiche migliorative". Per quanto riguarda l'esame di maturità, "se si rientrerà a scuola entro il 18 di maggio l'esame sarà fatto di prove scritte e un orale. Altrimenti ci sarà solo l'orale. E io mi auguro che si possa fare di persona, con tutte le precauzioni sanitarie del caso. È un passaggio importante della vita dei ragazzi".In

Infine, sul governo Conte e sulle parole del premier contro Salvini e Meloni, Anna Ascani commenta: "In questo Paese tutti dobbiamo assumerci la responsabilità di dire la verità agli italiani.

Basta usare bugie e mezze verità".

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