Armi facili, vera piaga degli Usa

In un momento storico in cui la violenza ha trovato il suo teatro drammatico in una guerra dove non c'è nessun rispetto per gli innocenti, la cronaca ci ricorda altre vicende in cui la vita sembra perdere ogni valore

Armi facili, vera piaga degli Usa

In un momento storico in cui la violenza ha trovato il suo teatro drammatico in una guerra dove non c'è nessun rispetto per gli innocenti, la cronaca ci ricorda altre vicende in cui la vita sembra perdere ogni valore. Siamo dall'altra parte del mondo rispetto all'Ucraina, siamo nella ricca e democratica California, precisamente nella sua capitale, Sacramento. È notte quando un killer, per ora di identità sconosciuta, spara all'impazzata dalla macchina sulla folla fuori da un locale. Almeno 50 colpi e, al momento in cui scriviamo, 6 i morti. Ci sono, come spesso accade in questa nostra diretta universale dell'orrore, le immagini, confuse, prima di una rissa poi di una fuga collettiva. Le indagini devono chiarire tante cose, ma sembra evidente, allo stato dell'arte, la dinamica di un tipico assassino di massa, mass murderer come li chiama la criminologia moderna. E moderni sono anche questi interpreti della distruzione, esseri umani che in una stessa circostanza di spazio e di tempo, un cinema, una scuola, un fast food, una strada, cercano di portare all'altro mondo più esseri umani possibile. Per anni ci siamo occupati dei serial killer come gli assassini simbolo del nostro tempo e della civiltà industriale avanzata, in particolare quella americana, anche se il progenitore storico è londinese, si chiama Jack lo squartatore e non è stato mai trovato, neanche nelle inchieste postume. Un predatore che colpiva alla fine dell'Ottocento, in una città diventata già metropoli, con tante persone, le più sfortunate, le più diseguali, ammassate nei quartieri poveri come l'East End. E lì Jack the Ripper sceglieva le sue vittime tra le prostitute, un filo rosso che lega tutti i serial killer, colpire lì dove la società non farà reclami, nell'inferno dei reietti e dei dimenticabili. Poi questa figura terribile, rituale, spesso spinta da moventi sessuali, ma che uccide una persona alla volta, ha lasciato sempre più la scena ad altri predatori. Diverse le dinamiche e le motivazioni, al sesso si sostituiscono la rabbia sociale, il lavoro perso, la solitudine, il vuoto.

Nel caso dell'America anche la facilità di procurarsi le armi, indimenticabili i video dei giovani assassini della Columbine, la scuola del massacro del 1999, che mostrano con orgoglio gli strumenti di una strage pianificata. Anche quando sapremo e capiremo di più di quello che è successo a Sacramento, al centro rimane lo stesso sgomento, l'uomo che toglie la vita all'uomo, e le sue tante varianti linguistiche.

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