Arrestato per furto il fratello di Boccia

Con un contatore taroccato avrebbe rubato energia elettrica per 35mila euro dal 2016

Arrestato per furto il fratello di Boccia
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Dopo il caso Sangiuliano, riecco la famiglia Boccia, anche se stavolta non è Maria Rosaria la protagonista ma il fratello maggiore, Andrea Gaetano. A riaccendere i riflettori su di loro, scherzi del destino, un contatore taroccato. Nel laboratorio del negozio di abbigliamento, business di famiglia dell'uomo, i carabinieri e i tecnici dell'Enel hanno infatti scoperto che l'apparecchio per misurare l'energia era stato manomesso con un sistema che, grazie a un magnete e a un bypass collegato alla rete elettrica pubblica, avrebbe limitato a una quota risibile i consumi registrati. Finendo per «risparmiare» 35mila euro dal 2016 a oggi. Così martedì pomeriggio gli uomini dell'Arma hanno arrestato in flagranza di reato l'imprenditore - 44enne e, come sua sorella, residente a Pompei - con l'accusa di furto aggravato.

Arriva dunque un'altra magagna giudiziaria per i Boccia dopo quelle piovute su Maria Rosaria, «consulente mancata» del ministro della Cultura e protagonista dell'affaire di fine estate scorsa, una vicenda che ha finito per costare a entrambi: a lui la poltrona di ministro e il coinvolgimento in un'inchiesta per peculato e rivelazione di segreto d'ufficio. A lei l'iscrizione nel registro degli indagati per minaccia a corpo dello Stato e lesioni gravi.

Come detto, anche lei, come il fratello, oltre che influencer e aspirante consulente politica è imprenditrice nel ramo moda e abbigliamento, oltre che presidente della «Fashion Week Milano Moda». Ma così come quest'ultima associazione nulla ha a che vedere con la vera «Milano Fashion Week», così va detto - pure Maria Rosaria non c'entra nulla col cortocircuito giudiziario del fratello. I cui guai giudiziari, ancora in via di definizione, sono altro da quelli della sorella, che oltre alla vicenda Sangiuliano è indagata anche a Pisa per una vicenda immobiliare del 2021.

Andrea Gaetano, da parte sua, già al momento dell'arresto di due giorni fa si è subito dichiarato innocente. E ieri, processato per direttissima al tribunale di Torre Annunziata, ha voluto rendere, accompagnato dal suo legale Annapaola Palomba, dichiarazioni spontanee al giudice Emma Aufieri. Boccia ha detto in aula di aver sempre pagato le bollette e ci ha tenuto a chiarire che il contatore al centro delle contestazioni «riguarda un deposito che ho preso in affitto nel 2022», come per suggerire che la manomissione potrebbe risalire a un momento precedente alla locazione. Inoltre ha precisato che il deposito sarebbe in ristrutturazione, dettaglio che giustificherebbe a suo dire i bassi consumi.

Nonostante l'accorata autodifesa, il giudice del tribunale del Napoletano al termine della camera di consiglio ha convalidato l'arresto dell'uomo. Revocandogli però i domiciliari, e stabilendo che per il 44enne, fino alla prossima udienza, fissata tra un mesetto, è sufficiente la misura dell'obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.

Lasciando l'aula, anche ai giornalisti presenti Boccia si è professato innocente. «Dimostreremo che non c'è stato alcun furto, ho portato le bollette pagate da quando ho quel locale in affitto, quasi tre anni fa. Maria Rosaria? Parliamo di me, non di mia sorella».

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