Fermi tutti: il fisco ci insegna il bon ton. E spiega a noi poveri - e sempre così rissosi - contribuenti come replicare entro settembre alle richieste di chiarimento dell'Agenzia delle Entrate relative al Modello Unico 2013 (quello sui redditi 2012). In un comunicato stampa ci viene addirittura portato un esempio di risposta «semplice e immediata, fuori da qualsiasi formalità, e per questo in linea con la nuova stagione di dialogo inaugurata dall'Agenzia delle Entrate» da inviare al fisco, apprezzamenti compresi.
Tipo: hai ricevuto un alert basato su un incrocio tra reddito dichiarato e 770, e riconoscendo l'errore hai provveduto al ravvedimento di circa 12.000 euro? Prendi carta, penna o mail e comunica di aver provveduto a versare le relative imposte, nonché interessi e sanzioni (ridotte con il nuovo ravvedimento). Poi aggiungi: «Spero davvero che il rapporto di collaborazione tra Fisco e contribuenti possa sempre più migliorare, come auspicato nella Vostra comunicazione e come, devo ammettere, la segnalazione ricevuta dimostra».
E se invece contesti i rilievi dell'Agenzia? Non ti arrabbiare, mantieni l'aplomb da contribuente educato, segui le regole del galateo e scrivi: «Si ritiene che i compensi percepiti sono stati correttamente dichiarati e che nessuna correzione deve essere effettuata».
E non dimenticare di porgere distinti saluti «nell'esprimere il proprio apprezzamento per il tenore della comunicazione inviata dall'Agenzia che si ispira alla collaborazione ed alla fiducia verso il contribuente».Insomma, per il bon ton fiscale dobbiamo essere stangati e contenti. Nonché grati di poter collaborare con l'Erario.
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